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Aperto il nuovo anno sociale del Circolo Unione. Una sala gremita, soprattutto al femminile, come ha sottolineato il Prefetto della città, Antonio Reppucci, ha ascoltato con grande attenzione gli artisti che si sono esibiti, ma soprattutto ha condiviso le preoccupazioni dei relatori, sottoscrivendo la nuova tessera sociale, a dimostrazione del fatto che a Catanzaro esiste ancora la voglia di continuare a fare cultura autonoma.
“Dobbiamo continuare questa attività – ha sottolineato Antonio Scaramuzzino – perché chiudere è un peccato. Per fare ciò chiedo l’impegno di tutti. E’ necessario insomma che ciascuno di voi diffonda questo messaggio tra i propri amici e ci aiuti ad aumentare il numero degli iscritti”.
“L’appello del presidente Scaramuzzino è stato subito accolto dall’assessore alle politiche sociali del comune, Caterina Salerno.
Nel porgere il saluto a nome del sindaco Sergio Abramo e dell’amministrazione comunale, Salerno ha quindi dichiarato di sottoscrivere, quale gesto simbolico, l’adesione al Circolo e si è impegnata a presenziate ogni qual volta la sua presenza sarà necessaria.
“Questo luogo – ha detto l’assessore – rappresenta una istituzione, è quasi l’identità culturale della città. Ecco perché, da amministratori, ci auguriamo che il futuro sia un po’ più roseo e che il prossimo anno si possa cominciare a lavorare con maggiore serenità”.
“Ricordare chi ha fatto qualcosa per gli altri – ha invece sottolineato il prefetto Reppucci, riferendosi al presidente Blasco – è un segnale di grande sensibilità. Lo stare insieme, così come hanno fatto i soci di questo sodalizio per tanti anni, è una cosa molto importante perché la società migliora attraverso il confronto e il dialogo. Ed è innegabile che il Circolo Unione abbia svolto una efficace funzione di stimolo e di crescita culturale. Bisogna quindi essere ottimisti”.
L’invito ad essere ottimisti del prefetto Reppucci è stato anche il tema dell’intervento del dottor Domenico Blasco, presidente del Tribunale dei Minorenni. “Fin quando sarà possibile farlo – da detto – noi saremo qui, pronti a continuare l’azione culturale svolta dal Circolo Unione in tutti questi anni”.
“Il Circolo Unione – ha dichiarato alla fine il presidente dell’Accademia dei Bronzi, Vincenzo Ursini – non può e non deve chiudere perché la sua funzione è insostituibile. Gli artisti e i letterati perderebbero l’unico vero luogo autonomo di cultura, l’unico spazio a disposizione di tutti. Il mio auspicio e che dopo questi ultimi mesi del 2012, si possa parlare di una autentica ripresa. In tal senso, invito tutti i nostri iscritti e autori a sottoscrivere anche la tessera del Circolo”.
Diverse, dicevamo, erano le donne scrittrici. Tra queste: Anita Ferraggina, che ha proposto alcune sue composizioni, la professoressa Rosa Capitelli, la pianista Annalisa Critelli, la poetessa-cantante Franca Lamanna, molto apprezzata recentemente nel corso della decima edizione del Concorso Nazionale “Canzone sotto le stelle”, e la dottoressa Maria Pia Furina, vincitrice della medaglia del Capo dello Stato alla III edizione del Premio Vivarium e autrice del romanzo “Desy”, presentato proprio al Circolo Unione. Molto apprezzata, infine, la performance del tenore Salvatore Belfiore che ha interpretato con grande maestria alcuni pezzi di indubbia difficoltà.
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