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Da tempo stiamo seguendo la vicenda inerente il Convitto nazionale “P. Galluppi” di Catanzaro e il “braccio di ferro” in atto ogni mattina fra i carabinieri operanti e i genitori degli oltre 600 bambini che vengono accompagnati a scuola. Anche stamattina si e’ assistito alla solita “scena”.
Alle ore 07:50′ si presentano davanti la scuola due militari dell’arma i quali smontano alle ore 08:32′ dopo l’entrata dai ragazzi nella scuola. Lo scopo del servizio? La tutela dei bambini? Il controllo del territorio? Niente di tutto cio’ ma l’applicazione rigorosa della c.d. “zona rossa” del lato sinistro ante edificio del Convitto. Chi tenta di fermarsi, al sol fine di fare scendere i bambini, viene redarguito e prontamente multato come e’ avvenuto nei giorni addietro ad una mamma di bambino diversamente abile.
La cosa che si denuncia con vigore e’ che non si comprende lo spirito e lo scopo dell’iniziativa. Infatti, per come contestato ai militari operanti, non si comprende perche’ la “zona rossa” (per come ribattezzata dai genitori degli alunni) venga fatta rispettare esclusivamente davanti la scuola per poi tollelare il parcheggio, sempre sul lato sinistro, di auto su Corso Mazzini e nel caso specifico davanti l’ufficio postale e davanti il Teatro Comunale.
Cosi e’ se vi pare direbbe Pirandello e intanto la presenza dei carabinieri ha di fatto “esautorato” i vigili urbani della citta’ capoluogo che sino ad ora hanno sempre gestito in maniera ottimale l’afflusso nei pressi della scuola. Da quando sono intervenuti i carabinieri si e’ assistito al “caos” davanti il Galluppi e a un conflittuale rapporto con gli agenti operanti. Non discutiamo l’applicazione delle regole bensi’ le modalita’ di attuazione delle stesse che deve, sempre, essere attualizzata e contestualizzata.
La situazione e’ insostenibile e urge l’intervento dell’amministrazione comunale che, sollecitata al riguardo anche da ALI, si e’ dimostrata sensibile alla problematica e pronta ad adottare i piu’ opportuni provvedimenti che garantiscano il diritto allo studio dei bambini del Galluppi. Diritto allo studio che si concretizza non solo con l’attivita’ didattica, con la mensa e con le aule (che al Galluppi ci sono e da seguire come esempio di buona amministrazione scolastica) ma anche attraverso il diritto di accesso in sicurezza ala struttura scolastica.
I bambini (soprattutto quelli delle elementari che registrano una eta’ cha parte da 5 anni e mezzo ai 7-8 anni) non sono pacchi postali da poter “lanciare” dal finestrino oppure lasciare incustoditi per strada. E’ normale poter consentire la sosta per il tempo strettamente necessario per accompagnare i bambini al servizio accoglienza (al Galluppi e’ presente anche questo servizio) nella fascia di entrata e di uscita.
Tale proposta e’ stata ufficializzata nei giorni addietro da Area Liberale Italia all’Assessore Massimo LOMONACO e al Sindaco Sergio ABRAMO che ringraziamo per l’attenzione riservata al problema. Anticipiamo che e’ al vaglio la predisposizione e la presentazione di un esposto-querela, a carico di ignoti da identificare, alla locale Procura della Repubblica affinche’ valuti ipotesi di reato nell’anomala situazione creatasi in questi giorni. Il nostro Movimento ritiene che non e’ normale creare una “zona rossa” coincidente solo con la peoiezione della fascia ante istituto scolastico e per la sola fascia di entrata e uscita dei bambini.
Se le regole vanno rispettate, e lo devono essere, vanno applicate per tutto il lato sinistro e per tutta la giornata e non solo ad hoc davanti la scuola “P. Galluppi” di Catanzaro per una fascia oraria limitata. E’ di tutta evidenza che se questo e’ il quadro specifico non deve sfuggire il “quadro generale” dell’intervento dei carabinieri mal deglutito da centinaia di genitori. Quadro generale da capire e approfondire e ALI non manchera’ di farlo con un monitoraggio continuo.
Nel frattempo che si adotti, lo auspichiamo, la proposta di sosta temporanea invitiamo i carabinieri operanti di voler valutare adeguatamente i pass di auto con bambini diversamente abili che hanno tutto il diritto di scendere davanti l’edificio scolastico. Con tutti i problemi che ci sono dobbiamo tutti avere il buon senso di non crearne altri e, soprattutto, inutili.
Luigi Ciambrone
Presidente Nazionale ALI
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