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Celebrità nel campo dei fumetti, giornalista di chiara fama o appassionato di cinema e di tecnologia? Edoardo Segantini è tutto questo, e lo ha dimostrato nel corso del secondo incontro culturale nell’ambito del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce, durante il quale ha presentato il suo libro “Hedy Lamarr, la donna gatto”, edito da Rubbettino Editore.
Introdotto dalle brevi note di Florindo Rubbettino, Antonietta Santacroce e Giuseppe Panella, Segantini è stato un fiume in piena, dimostrando di non essere solo giornalista capace di avere la qualità innata di saper esporre le storie che racconta con un entusiasmo contagioso, ma anche di racchiudere in sé la gioia di vivere e condividere le proprie esperienze.
Assume un’aria carica di nostalgia e, al tempo stesso, una espressione divertita quando parla degli inizi della sua carriera, svelando una delle sue passioni, e di quando giovanissimo iniziò a collaborare con “Topolino”. Un inizo fortunato se il risultato è stato quello di scrivere la sceneggiatura di uno dei classici Disney più amati nel mondo intero: “I promessi paperi”.
“Ho inseguito quel lavoro – dice Segantini – con grande caparbietà, anche se dopo qualche anno ho preferito abbandonare. Ci mancava solo che dicessi “Gulp”…”.
Da lì ha iniziato un percorso di giornalista al Corriere della Sera, “l’unico giornale che riesce ad assumere”, ha affermato con un pizzico di orgoglio, del quale ancora oggi è un inviato e per il quale si occupa di tecnologie, economia e innovazione, e si è occupato del lancio della testata web Corriere.it.
Ironico quanto basta, “durante la scrittura del libro ho scoperto di essermi innamorato di Hedy Lamarr , seppur con un certo distacco, altrimenti sarei passato per matto”, non ha nascosto il suo grande trasporto per la diva di Hollywood, di colei che al contrario di tante altre aveva una enorme intelligenza e che non basava la sua esistenza solo su una bellezza non comune.
E a Segantini appassionato di tecnologia non è sembrato vero quando era alla Qualcomm di San Diego (USA) , società americana di primo piano nel campo della telefonia mobile, ha scoperto appeso alla parete un ritratto di Hedy Lamarr.
L’indimenticata protagonista di “Estasi”, il film che nel 1933 le diede grande notorietà e nel quale è apparso il primo nudo integrale femminile, la moglie di Spencer Tracy in “Questa donna è mia”, non era solo una diva ma anche una inventrice.
Nel 1941, in collaborazione con l’amico George Anthell, ha depositato il brevetto del “frequency hopping”, sistema che consente attraverso la trasmissione radio di frequenze che variano a intervalli regolari grazie ad un codice prestabilito. E’ grazie a questo sistema che si deve oggi l’utilizzo di telefoni cellulari, wi-fi, tablets e netbooks.
Hedy Lamarr non ha mai rinunciato al proprio spirito ed alla propria autonomia. “E quando nel 1997 – racconta Segantini – ormai molto anziana e solitaria, ha saputo che era stata insignita del Pioneer Award, premio attribuitole dalla EFF (Electronic Frontier Foundation) di Washington per il suo contributo alla diffusione ed alla crescita delle tecniche informatiche, ha esclamato semplicemente “It’s about time!” (Era ora!)”.
Le domande del pubblico presente hanno messo in evidenza l’interesse suscitato da Segantini nei confronti di una attrice diversa da quelle che frequentano lo star system.
Con la conclusione di questo incontro culturale il Festival d’Autunno si proietta verso l’ultimo appuntamento. Sabato 26 novembre, al Teatro Politeama di Catanzaro, sarà la volta di “Viva l’Italia”, in cui Alfio Antico ed i Lautari, Elena Ledda, Peppe Voltarelli, Patrizia Laquidara, Pino Marino, Raiz e Mauro Ermanno Giovanardi, con i loro ritmi travolgenti saranno protagonisti di uno spettacolo appositamente ideato e prodotto dal Festival d’Autunno per celebrare la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
A precederlo, venerdì 25 novembre presso la Biblioteca “De Nobili”, sarà Lino Patruno che presenterà il suo libro “Fuoco del Sud. La ribollente galassia dei movimenti meridionali”
I biglietti dello spettacolo “Viva l’Italia”potranno essere acquistati presso i circuiti Ticket One o sul sito del Festival d’Autunno (www.festivaldautunno.com), con possibilità di pagare con carta di credito o Postepay, oppure presso la sede del Festival sita in Via Spasari, 15, aperta da lunedì a sabato dalle 10,00 alle 13,00, e dalle 16,30 alle 20,00 . Per ottenere maggiori informazioni è attivo il numero telefonico 388.8183649 e la mail info@festivaldautunno.com. Inoltre sarà possibile acquistare i biglietti presso le seguenti biglietterie autorizzate: Quelli che il Toto di Soverato, In prima fila di Cosenza.
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