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Riceviamo e pubblichiamo da Il Coordinatore Regionale (Dott. Giuseppe Bonfilio)
“Il giorno 10 marzo p.v. dalle ore 9.30 alle ore 13 si svolgerà, presso la sede della Giunta Regionale della Calabria in Piazza Rossi di Catanzaro, una manifestazione con Sit-In del Sindacato Unitario Lavoratori della Polizia Locale (SULPL) per promuovere la riforma della Polizia Locale Italiana, unica in Europa ad essere inserita in un contesto contrattuale privatistico, quando proprio per il ruolo di controllo dell’illegalità e per la sicurezza pubblica dovrebbe, come in tutti gli altri paesi Europei, essere estranea a logiche “di contratti produttivistici”
In questo contesto di “politically correct”, NOI DIVERSAMENTE IMPIEGATI, RIVENDICHIAMO QUESTA DIVERSITA’ siamo lavoratori che vivono ogni giorno l’evolversi sociale nei sui aspetti peggiori (disagio di convivenza, microcriminalità, esasperazione di banali problemi quotidiani), l’operato della Polizia Locale si svolge a 360 ° nel campo della sicurezza pubblica.
Anche per quelle questioni che non sono di stretta pertinenza della Polizia Locale ma piuttosto di altre Agenzie di sicurezza quali C.C. o Polizia di Stato, le stesse Agenzie le demandano, ormai in modo costante, alle centrali di Polizia Locale ed impongono al Lavoratore un’ulteriore sforzo SENZA ALCUN RICONOSCIMENTO e TUTELA.
La relazione del Dott. Graziano Lori,(docente e collaboratore della Scuola Interregionale)Emilia Romagna Lombardia Liguria e Toscana) inizia in questo modo: “L’omicidio dell’agente Niccolò Savarino arriva, ci sconvolge ma purtroppo, non ci meraviglia. La notizia è arrivata ed è esplosa ma era il pensiero che prima o poi doveva accadere era presente in tutti gli operatori di polizia locale che ogni giorno escono in servizio per le strade di tutta Italia. La parola ricorrente è ‘poteva accadere ad ognuno di noi’. Poteva accadere a Milano ma poteva accadere anche in piccolo comune in qualsiasi parte d’Italia”, e prosegue:” Le criticità che rilancio sono le stesse: sottovalutazione del fenomeno nei confronti della polizia locale…”
NOI NON SIAMO IMPIEGATI IN DIVISA!
La nostra presenza sul territorio è reale, non in luoghi “protetti”, non dietro sportelli, non all’interno di uffici, ma sulla strada, in mezzo alle persone, ogni giorno per confrontarci, rispondere, risolvere, negli ultimi anni abbiamo assistito sempre più frequentemente ad aggressioni ai colleghi durante l’espletamento di normali servizi, si deve prendere atto dell’insofferenza al rispetto delle regole dovuti a molteplici motivi di natura socio economica, il fatto è che siamo oggetto di violenze fisiche e verbali, siamo potenzialmente soggetti alle malattie dovute all’inquinamento, siamo esposti alle intemperie e a sinistri stradali senza avere la minima tutela da parte delle Amministrazioni.
Viene posta in essere una grave disparità tra lavoratori fino ad arrivare all’assurdo teorema: “investimento di agente di Polizia Stradale e investimento di agente di Polizia Locale su medesimo intervento, il primo avrà ogni titolo di tutela ovvero equo indennizzo, eventuale causa di servizio, ecc., il secondo NULLA!
Quale è la causa di questa ASSURDA diversità di trattamento tra Lavoratori che esplicano una medesima funzione?
Semplice il CCNL privatistico degli Enti Locali, il voler a TUTTI I COSTI PARAGONARCI AD IMPIEGATI, COME DIRE CHE IL MURATORE FA LO STESSO LAVORO DELL’IMPIEGATO DEL CATASTO !”
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