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Il Dott. Antonio Montuoro, referente della sanità penitenziaria, interviene sulle notizie riportate dagli organi d’informazione, circa la mancata assistenza sanitaria a un detenuto per fornire chiarimenti in merito alla vicenda e dichiara:
“Secondo quanto riferito dagli organi di informazione, durante un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dalla parlamentare Enza Bruno Bossio con altri esponenti politici, presso la Casa Circondariale di Catanzaro, il Sig. Alessio Ricco, ristretto in regime di media sicurezza, avrebbe riferito che “ad oggi non è stato sottoposto ad alcuna terapia farmacologica antireumatica e non viene seguito da nessuno“.
Le cose non stanno esattamente cosi. Il Sig. Ricco, dal mese di agosto u.s., ha cominciato a lamentare artralgie diffuse ricorrenti soprattutto alle mani ed ai piedi. Gli veniva, pertanto, prescritta terapia con antinfiammatori e richiesti esami di laboratorio.
Vista l’alterazione degli indici di flogosi e dei fattori reumatici , nonché la resistenza alla terapia attuata, in data 10 ottobre veniva eseguita visita reumatologica presso l”ospedale “ A. Pugliese “ di Catanzaro. Lo specialista richiedeva l’esecuzione di ulteriori accertamenti (radiologici e di laboratorio) dopo sospensione della terapia per almeno venti giorni.
Completati gli accertamenti il 4 dicembre il detenuto veniva inviato di nuovo al reumatologo ospedaliero il quale richiedeva la visione diretta dei radiogrammi eseguiti, prima di pronunciarsi definitivamente sulla diagnosi sospettata. Dopo la visione dei radiogrammi, lo specialista ha richiesto di visitare nuovamente il paziente. La visita è prevista nei prossimi giorni.
Comunque, in tutto questo periodo, il sig. Ricco è stato visitato con assiduità dai medici dell’Istituto che hanno prescritto terapia sintomatica ed antinfiammatoria con lo scopo di alleviare le sofferenze. Voglio rassicurare l’On. Bruno Bossio, che, pur in presenza di una situazione difficile della sanità calabrese, sottoposta ai vincoli del piano di rientro, vi è una particolare attenzione dell’Azienda Sanitaria di Catanzaro per la medicina penitenziaria, per il bisogno di salute dei detenuti, espressi o inespressi.
L’assistenza sanitaria a favore dei detenuti viene quotidianamente fornita all’interno degli Istituti Penitenziari ricadenti nell’ambito territoriale, ed all’esterno del carcere, in caso di necessità, per l’attività specialistica non altrimenti eseguibile in sede intramuraria o per ricoveri ospedalieri.
Nella nostra azione portiamo sempre nella mente e nel cuore l’alt. 32 della nostra Costituzione: “La Repubblica garantisce la salute come fondamentale diritto dell’ “individuo e interesse della comunità, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
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