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“Il buon lavoro del Commissario Generale Giuseppe Vadalà sulla bonifica delle ex discariche RSU in Italia, fa registrare un risultato significativo in Calabria dove su 22, sono ben 20 i siti in cui il risanamento ambientale, nel quinquennio 2016-2022, grazie alla sinergica e concreta collaborazione tra l’Arpacal e la Struttura Commissariale ha dato importanti risultati. Come, Società Italiana di Geologia Ambientale siamo particolarmente soddisfatti per un lavoro di squadra che non solo ha consentito di estinguere le infrazioni europee, ma anche di condividere attraverso il contributo di tecnici pubblici come Gaetano Osso, geologo dell’Agenzia ambientale della Regione Calabria e Presidente della SIGEA sezione Calabria, importanti risultati tecnici per il risanamento ambientale e la salute della collettività”. Lo ha affermato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.
“Il buon lavoro di squadra assicurato dal Generale Giuseppe Vadalà, è ben rappresentato in una recente pubblicazione sulla nostra rivista “Geologia dell’Ambiente” con un focus in merito all’ ex discarica RSU di Longobardi. Gli indirizzi di progettazione ed esecuzione degli interventi di messa in sicurezza permanente (misp) della ex discarica in località Tremoli Tosto, del Comune di Longobardi, sul tirreno cosentino, descritti nella rivista curata da SIGEA, mettono in luce il risultato della collaborazione e concertazione tra Arpa Calabria, attraverso il geologo Gaetano Osso con il direttore scientifico Michelangelo Iannone, la Struttura del Commissario per le bonifiche – ha continuato Fiore – con Nino Tarantino e Aldo Papotto, e il gruppo di progettazione con Salvatore Zaccaro e Giuseppe Morganti.
Consultando il documento si descrive come le risultanze di rischio sanitario dell’ex discarica avevano evidenziato un “rischio non accettabile per la falda sotterranea” a causa della presenza di cadmio nel suolo profondo e di idrocarburi nel suolo superficiale, riconducibili alla tipologia di rifiuti presenti. Sulla base delle conoscenze acquisite nella fase preliminare di indagine del sito, caratterizzato da uno scivolamento dei rifiuti lungo il pendio fino a valle, i ripetuti tavoli tecnici di approfondimento tra la Struttura Commissariale e Arpacal hanno garantito un risultato che può essere considerato un modello operativo anche per la tipologia di intervento il quale ha riguardato la stabilità del pendio”.
“Il risultato significativo conseguito con la costante collaborazione dell’Arpacal sulla bonifica delle discariche in Calabria – ha concluso Antonello Fiore, Presidente Nazionale della SIGEA – ha potuto esplicarsi in modo così costruttivo grazie alla qualità tecnica della task force e grazie al metodo del Commissario Vadalà capace di coinvolgere in modo corale e collaborativo tutti i soggetti insistenti sui territori: amministratori locali, tecnici pubblici dell’Arpacal, Regione Calabria, Ministero e Ispra.
Sapere orientare verso l’obiettivo comune, tutte le istituzioni coinvolte, mettendo a frutto l’esperienza e la competenza dei tecnici è un metodo da replicare in tutte le emergenze ambientali. Tra Arapacl e SIGEA c’è una convenzione che è nata su questa intesa perché se c’è competenza con un impegno istituzionale forte, anche i procedimenti di una certa complessità possono trovare soluzione riuscendo a governare le criticità di un contesto minacciato, tra l’altro, dalle infiltrazioni criminali”.
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