Bambin Gesù: “Condannata l’Azienda Pugliese Ciaccio”

logo-Nta-Calabria

Questo post é stato letto 27620 volte!

logo-Nta-Calabria
logo-Nta-Calabria

Con decreto del 19.03.2013, nel procedimento promosso da CISL MEDICI, CISL FP E CGIL FP tutte difese dall’Avv. Ileana Pileggi e dall’Avv. Giacomo Farrelli, il Giudice del Lavoro di Catanzaro, Dott. Rosario Murgida, ha condannato l’Azienda “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro per la condotta antisindacale tenuta in merito all’adozione della delibera n. 132 del 28.05.2012 avente per oggetto “Disposizione operative Centro delle Chirurgie Pediatriche”.

In particolare, il Giudice ha riconosciuto l’antisindacalità della condotta dell’Azienda Ospedaliera  concretatasi nell’istituzione degli “uffici a cui ha destinato le due risorse distaccate dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e ha regolato i loro rapporti con gli uffici ed organi preesistenti, perché di essa non è stata data informazione alle organizzazioni sindacali”.

Oltre all’immediata cessazione della condotta illegittima e alla rimozione dei suoi effetti, il Giudice ha ordinato di revocare i relativi capi della deliberazione interessata.

CISL MEDICI, CISL FP E CGIL FP esprimono, pertanto, soddisfazione per l’accoglimento del ricorso, in quanto le OO.SS. della dirigenza medica e del comparto non sono state messe in condizione di esercitare le proprie prerogative, espletando pienamente la propria attività, in una materia – peraltro – così delicata inerente l’organizzazione di uffici ed il rapporto di lavoro di personale sanitario di una struttura privata, quale il “Bambin Gesù”, che esercita l’attività in un Ospedale pubblico.

L’Amministrazione ha peraltro violato un vero e proprio diritto all’informazione delle OO.SS. sia contrattuale che di legge. Proprio il carattere imperativo, afferma il decreto, “della norma di legge violata (ex art. 2, c. 2, D.lgs. n. 165/2001) impone di considerare l’osservanza dell’obbligo di informazione quale presupposto di legittimità (e quindi requisito di validità) dei provvedimenti datoriali. Ne discende la necessità di caducare le determinazioni che l’Azienda ha adottato senza osservare tale obbligo”.

Nel merito, secondo le scriventi OO.SS., persistono i dubbi su diversi aspetti del “Patto d’Intesa tra la Regione Calabria e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico con sede a Roma – e il Direttore Generale dell’A.O. “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro” di cui al DPGR n. 32 del 28/03/2012, in particolare il rapporto costo-beneficio e le finalità che si vogliono perseguire.

Come previsto nel Patto, l’Istituto romano eroga tramite i suoi dipendenti prestazioni sanitarie di primo e secondo livello, tuttavia tali prestazioni erano già ampiamente erogate dalle strutture sanitarie presenti nel territorio regionale. Gli interventi chirurgici complessi dunque, sono sempre e comunque inviati a Roma, per cui il ruolo assegnato al “Centro” altro non è che quello di filtro per quei casi che il Bambin Gesù riterrà di prendere in carico nella sua sede di Roma, tanto che la spesa per mobilità dalla Calabria pare sia passata dagli 8,2 milioni di euro del 2011 agli oltre 10 milioni di euro nel 2012.

Riteniamo che ciò, oltre ad essere una beffa per i pazienti e per i loro familiari, costretti comunque a trasferirsi, sia anche un grave torto per quei medici calabresi che fino ad oggi, con abnegazione, hanno assistito i pazienti pur in assenza di mezzi e personale.

Per la formazione del personale non sembra siano stati ancora definiti percorsi specifici di aggiornamento per la chirurgia pediatrica, di contro è confermato che i relativi costi saranno a carico del Pugliese Ciaccio, costi che andranno ad aggiungersi al milione e 800 mila euro erogato al Bambin Gesù in virtù della” Convenzione”.

CISL MEDICI

Nino Accorinti

 

CISL FP

Antonio Cristofaro

 

CGIL FP

Alfredo Iorno

Questo post é stato letto 27620 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *