Questo post é stato letto 32130 volte!
Sostituirà lo spettacolo dedicato alla fotografa Tina Modotti, annullato nelle scorse settimane, “Il bambino dei tappeti”, la produzione di Teatri d’Imbarco di e con Giovanni Esposito, con la regia di Nicola Zavagli, che racconta per la prima volta a teatro la vera storia di Iqbal Masih, che è andato in scena sabato 22 novembre, alle ore 17.30, al teatro comunale di Badolato. L’appuntamento si inserisce nel programma della residenza teatrale MigraMenti Poetiche del viaggio gestita dalla compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi.
“Il bambino dei tappeti” ha come protagonista Iqbal, il bambino pachistano dodicenne ucciso dalla “mafia dei tappeti” per essersi ribellato a chi lo aveva incatenato nel lavoro al telaio fin dalla più tenera età. Iqbal, venduto a cinque anni, non sa leggere né scrivere, ma con l’aiuto di un’organizzazione internazionale scappa dai suoi aguzzini e si racconta al mondo. La sua storia diviene il simbolo dello sfruttamento minorile e lui ne pagherà le conseguenze con la vita. Ma Iqbal è un ragazzo coraggioso, che ha scelto di combattere per affermare i diritti dei bambini nella sua terra e nel mondo. Iqbal impara a leggere e a scrivere e vorrebbe fare l’avvocato e sogna di aprire una scuola nel suo paese. Grazie a lui si riaccende l’attenzione sui diritti dell’infanzia e il lavoro minorile e saranno liberati dall’inferno del lavoro più di tremila bambini. In Pakistan chiuderanno moltissime fabbriche di tappeti, ma questo non piace a chi ha bisogno di quelle piccole manine manifatturiere, preziose per intrecciare appunto quei bellissimi tappeti spesso presenti nelle nostre case. E il sogno di Iqbal viene interrotto con violenza.
“Il bambino dei tappeti” è uno spettacolo teatrale nato per tenere vivo Iqbal e proseguire il suo cammino dando ancora voce a molte sue parole. La messa in scena termina con la presentazione animata della Carta internazionale dei diritti per l’infanzia per sottolineare che tutto ciò che appare scontato, come mangiare, giocare, andare a scuola, essere curato e perfino avere un nome, in realtà ha avuto bisogno della ratifica di un documento e approvato da quasi tutte le Nazioni del mondo.
Questo post é stato letto 32130 volte!