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A partire da marzo del 2012, a seguito di alcune segnalazioni circa la gestione abusiva di animali ovi-caprini a ridosso del centro abitato di Badolato, nella frazione marina, e di incendi dolosi di sterpaglie posti in essere costantemente nel periodo estivo, i militari della locale Stazione CC, individuandone il responsabile, che risultava essere un pensionato classe 1933, constatavano presso l’I.N.P.S., con assoluto
stupore, che l’anziano uomo risultava essere cieco assoluto dal 1982.
Le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Catanzaro permettevano di accertare, attraverso apposita attivita operata dai Carabinieri della Stazione CC si Badolato, anche mediante servizi di osservazione per intere giomate, che il pensionato si muoveva a piedi da solo, anche su strada impervia e senza alcun ausilio, sino a raggiungere il fondo agricola dallo stesso gestito, dove si occupava anche dei
propri animali da pascolo. In particolare, in una circostanza, veniva avvicinato, mentre si spostava a piedi, da militari in abiti simulati, ai quali forniva addirittura indicazioni stradali.
Sulla scorta di quanto accertato, la Procura di Catanzaro notificava al pensionato l'”avviso all’indagato e al difensore della conclusione delle indagini preliminari”.
L’ipotesi di reato è truffa ai danni dello Stato 0 di altro ente pubblico atteso che il pensionato, con artifizi e raggiri consistiti nel fingersi cieco assoluto, laddove invece il medesimo era dotato di una vista tale da consentirgli di attendere alle ordinarie faccende quotidiane, muoversi liberamente, affrontando anche percorsi impervi e dedicarsi alla cura dei campi e all’allevamento di caprini, induceva in errore l’I.N.P.S., procurandosi l’ingiusto vantaggio della percezione, sin dal dicembre 1982, della pensione per invalidità civile (comprensiva di indennità di accompagnamento dell’importo di euro 1.116,41 mensili, con corrispondente danno del creditore. Con l’aggravante di aver cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità. Al fine di recuperare quanto indebitamente percepito dall’INPS come emolumenti previdenziali, complessivamente ammontanti ad oltre 293 mila euro, la Procura della Repubblica di Catanzaro delegava l’esecuzione di ulteriori accertamenti al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro.
I finanzieri, adottando strumenti investigativi, ricostruivano compiutamente le possidenze economico-patrimoniali del falso cieco sottoponendole all’Autorita Giudiziaria per la successiva richiesta di sequestro preventivo, accolta con apposito decreto emesso dal G.I.P. di Catanzaro per l’intero valore corrispondente alla truffa perpetrata.
Il provvedimento, eseguito congiuntamente dalle due Forze dell’Ordine, è stato eseguito nella giornata del 25 luglio scorso ponendo sotto sequestro, tra l’altro, un appartamento a Badolato (CZ) di circa 70 mq., un conto corrente postale, nonchè dei terreni di proprieta del pensionato per un’area totale di oltre 13.500 mq.
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