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Assolta perché il fatto non è previsto più dalla legge come reato. Con tale verdetto la Corte d’Appello di Catanzaro, in riforma della sentenza di primo grado, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Giuseppe Vena ha assolto la cinquantunenne P.C. , imputata di aver svolto una manifestazione sonora senza l’autorizzazione prevista normativamente e senza il rispetto dell’utilizzo delle previsioni di misurazione fonometrica avendo così disturbato la quiete ed il riposo delle persone circostanti che avevano lamentato l’accaduto alle forze dell’ordine.
La donna per tale episodio era stata deferita presso la Procura della Repubblica e condannata penalmente in primo grado, dal Tribunale in funzione di giudice monocratico.
Così, aveva proposto impugnazione, avverso la sentenza e per il tramite del suo difensore, avvocato Vena, smontava la tesi accusatoria, avanzando ai Giudici la richiesta di dichiarare estinto il reato, atteso che a seguito della riforma della legge dell’aprile 2014 il fatto non è più previsto dalla legge come antigiuridico.
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