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L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, nell’ambito della rimodulazione del personale e della riorganizzazione aziendale, ha varato il piano delle assunzioni per il 2012 sulla base, per la prima volta, di uno studio sulle dotazioni organiche ed i carichi di lavoro di tutti i servizi sanitari sia ospedalieri che territoriali.
“Finalmente l’Azienda – ha affermato il direttore generale Dott. Prof. Gerardo Mancuso – si è dotata di uno strumento innovato e tecnicamente corretto, che consente di censire i dipendenti e adibirli all’espletamento delle proprie mansioni, evitando che compari e comparucci vadano in servizi improduttivi o che vengano adibiti ad attività improprie. E’ questo il motivo per il quale nella nostra Azienda la carenza di personale è confinata solo ad alcuni dirigenti medici ed agli operatori socio-sanitari”.
Il piano predisposto dall’Asp prevede l’assunzione di 164 unità di personale, per tutta la provincia di Catanzaro e per tutte le discipline, nello specifico: 53 operatori socio-sanitari; 35 medici, 6 fisioterapisti, 14 tecnici, 4 ostetriche, 6 ingegneri e dirigenti e solo 25 infermieri professionali.
“Il dato degli infermieri professionali – ha sottolineato Mancuso – sconfessa tutto quello che si dice e che qualche sindacato sostiene circa la carenza di personale infermieristico. Abbiamo verificato e constatato che nell’intera Asp una parte di personale infermieristico svolge mansioni non appropriate, e ciò sottrae forza lavoro per le attività d’istituto. Per questo nelle prossime settimane faremo, sentiti i sindacati rappresentativi, un’opera di rimodulazione che porterà un beneficio enorme sia in termini di performance che di produttività. Ai sindacati che criticano le decisioni dell’Asp circa le mancate proroghe del personale, si sottolinea la scarsa conoscenza del provvedimento e delle dinamiche aziendali. Le affermazioni rese dal sindacato sono del tutto infondate, sia in termini quantitativi che in termini di carichi di lavoro”.
Il direttore generale ha inoltre evidenziato che l’Asp ha confermato ben 106 unità, a fronte di 129. “Abbiamo confermato 106 infermieri – ha ribadito Mancuso – di cui 70 per l’ospedale di Lamezia e solo 34 per l’intera Asp (territorio ed altri ospedali), privilegiando i servizi Lea (livelli essenziali di assistenza), le attività strategiche ed i carichi di lavoro. Un provvedimento che ha avuto il plauso del tavolo tecnico, ma che dovrebbe scoraggiare chi ancora in questi momenti di grande difficoltà utilizza le bugie per sostenere i privilegi e le tessere di partito. Il servizio assistenziale è stato garantito, addirittura potenziato in alcune attività, ecco perché chi parla non avendo contezza dei numeri non fa altro che seminare il panico fra la gente diffondendo solo imprecisioni. Mi dispiace dirlo, ma alcuni sindacati fanno emergere una realtà distorta, priva di fondamento, e ciò nuoce all’immagine complessiva dell’ospedale di Lamezia Terme. Un ospedale – ha stigmatizzato il Dg – che mi pare sia diventato il centro di uno scontro politico che personalmente non mi appartiene. Gli utenti hanno percepito il cambiamento e sostengono compiutamente tutto quello che stiamo facendo, sia in termini di moralizzazione del sistema che in termini di miglioramento dei servizi, peccato che alcuni sindacati non percepiscono tutto ciò”.
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