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IL dott. Valerio D’Andrea responsabile dell’Unità Operativa “Odontoiatria Sociale” dell’Asp di Catanzaro è stato nominato Segretario nazionale della Società Italiana Odontoiatria di Comunità. L’incarico è avvenuto durante il consiglio direttivo della SOCI, nel corso della sua ultima riunione tenutasi nella Comunità di San Patrignano.
“Nel ringraziare il presidente della Società e tutto il Consiglio direttivo – ha affermato D’Andrea – non posso che essere felice ed orgoglioso per essere stato chiamato a ricoprire una carica così prestigiosa e di alta responsabilità. La SOCI è la società scientifica di cui fanno parte la maggior parte dei dentisti che lavorano nelle strutture pubbliche italiane e che attualmente, come mai prima, sono impegnati a fornire assistenza odontoiatrica pubblica di qualità soprattutto mirata alle fasce deboli della popolazione.
Ultimamente l’assistenza odontoiatrica pubblica ha dovuto sostenere l’impennata di una richiesta giustificata non tanto dall’aumento delle vulnerabilità sanitarie, cioè delle patologie che possono minare la salute odontostomatologica o essere influenzate negativamente dalle stesse malattie dentali, ma quanto dall’aumento della vulnerabilità sociale ossia di quella condizione di svantaggio economico e di marginalità di cui soffrono sempre maggiormente anche le famiglie italiane. Tale condizione – ha spiegato D’Andrea – ha portato i pazienti molto bisognosi ma poco abbienti, in mancanza di un’assistenza pubblica adeguata, a scegliere vie alternative, a volte dimostratesi a breve ed a medio termine negative, come quella dell’emigrazione verso i paesi dell’est alla ricerca di un’assistenza così detta “low-cost” o ancor peggio alla ricerca della cura verso un abusivismo odontoiatrico mai eradicato”.
“Oggi la Calabria, almeno da un punto di vista normativo – afferma il direttore generale dell’Asp Dott. Prof. Gerardo Mancuso – risulta al passo con altre regioni più avanzate nel settore. Con le delibere regionali 141 e 510 del 2010 e con il decreto regionale n.40/2010 del presidente Scopelliti si è dato avvio dall’1 gennaio 2011 all’attuazione del programma di riorganizzazione dell’assistenza odontoiatrica regionale. Questo programma, validato dal Ministero, inserito ed approvato nel Piano di rientro, poiché determina risparmio ed aumento di qualità delle prestazioni odontoiatriche, prevede delle limitazioni di accesso per i pazienti, tanto da concedere l’assistenza a quelli più bisognosi sia da un punto di vista sanitario che sociale, fornendo in cambio e a regime odontoiatria di qualità fino al punto in cui le Asp dovranno provvedere anche all’assistenza protesica ed ortodontica.”
“L’assistenza odontoiatrica – sottolinea Mancuso – viene prevista e dedicata solo ai soggetti con vulnerabilità sanitaria o sociale, che il numero di tali soggetti assomma nella regione Calabria a 180.000 corrispondendo a circa il 9% della popolazione e che solo questi numeri sono compatibili con le potenzialità assistenziali dell’attuale sistema pubblico. Purtroppo un allargamento delle soglie di reddito avrebbe esteso l’assistenza odontoiatrica ad una fascia di popolazione troppo ampia, tanto da non poter essere sopportata dal sistema pubblico e quindi neanche inseribile nel piano di rientro. Per quel che riguarda l’accesso alle prestazioni dei pazienti affetti da malattie “molto invalidanti”, è stato fatto dalla Regione un lavoro altamente qualificato che ha portato a individuare 17 categorie di patologie nelle quali sono stati regolamentati canoni di accesso, requisiti, documentazione da presentare e tipo di prestazione esente”.
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