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“E’ quanto mai singolare, quando si cerca di attivare i controlli, quando si cerca di ristabilire le regole, che ci sia sempre qualcuno in questa nostra terra che abbia qualcosa da dire, come se il fatto di agire in difformità a delle regole sia legittimo e debba essere regola da seguire sempre”.
Lo afferma il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Dott. Prof. Gerardo Mancuso, il quale, replicando alle affermazioni della FIMMG pubblicate sulla stampa, spiega: “Noi stiamo cercando, nell’opera difficile a cui il Presidente Scopelliti ci ha chiamato, non solo di ridurre la spesa e di riorganizzare i servizi, ma appunto di stabilire regole e applicare le norme che disciplinano le attività delle Aziende Sanitarie.
Questo lo abbiamo fatto sin dal primo momento, probabilmente abbiamo anche “pestato i piedi” a moltissime persone, a moltissime lobby, a moltissimi gruppi organizzati, ma questo poco ci importa. Ci interessa soltanto raggiungere l’obiettivo di ristabilire le regole. La FIMMG si autosospende nei rapporti con l’azienda per un ipotetico comportamento non consono del direttore generale. Il Direttore Generale ha stabilito delle regole, e ha cercato di condividerle con la FIMMG.
Ma non può pensare la FIMMG di ristabilire la posizione ante, cioè far finta che l’azienda non faccia nulla. Questo non lo farà mai quindi la determinazione sul comportamento restrittivo da parte dell’Azienda è una determinazione irrinunciabile per aderire alle regole di funzionamento del sistema.
La normativa vigente, le recenti indicazioni ministeriali e del commissario alla Sanità della nostra Regione sulla inappropriatezza prescrittiva, impongono iniziative di controllo e valutazioni tecniche. Le attività di controllo sono rivolte a tutte le categorie farmaceutiche del prontuario, ma possibilmente devono interessare molecole che rappresentano la maggiore incidenza di inappropriatezza.
Il controllo riguarda anche l’ attività prescrittiva dei medici dipendenti e dei medici convenzionati.
L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha già avviato una serie di iniziative volte al controllo della spesa, compresa la verifica dell’ appropriatezza prescrittiva e tali iniziative hanno portato ad una riduzione della spesa farmaceutica del 7.32%, che in termini assoluti corrisponde a 2,050,000 euro di risparmio. Sul versante della spesa farmaceutica convenzionata abbiamo ottenuto una riduzione del 23.6% che si è concretizzata in un risparmio di 4.750.000 euro e tale risultato certifica la correttezza della strategia aziendale poiché la distribuzione diretta è aumentata nella percentuale del 42%. Quindi alla riduzione della spesa della convenzionata, corrisponde un aumento della spesa del primo ciclo di terapia post dimissione.
Pertanto le misure di risparmio della spesa farmaceutica sono state già attivate, con risultati molto incoraggianti e semmai devono essere implementate con un controllo maggiore dell’ appropriatezza e con misure di maggiore rigore.
Ancora, non abbiamo inciso con misure idonee sulla appropriatezza prescrittiva soprattutto sul versante del medico di medicina generale, pertanto è necessario attivare rapidamente un percorso condiviso di linee guida e di verifica prescrittiva. Un impegno iniziale è quello di attivare un sistema di verifica della inappropriatezza prescrittiva delle molecole contenute nel dispositivo AIFA, statine, inibitori di pompa protonica e sartani.
Le prescrizion dei medici di famiglia sono eccedenti per i Sartani del 14% e per le statine del 12,5%. questi dati sono allarmanti poiché indicano una inappropriatezza prescrittiva che è necessario subito correggere anche attraverso lo switch di molecole e attraverso misure di razionalizzazione e di applicazione di linee guida scientifiche.
quindi, per rientrare all’interno dei valori indicati dal ministero, è necessario attivare processi virtuosi attraverso un’azione di controllo prescrittivo e la fruizione di linee guida sulle molecole, statine e sartani.
Abbiamo inteso correggere insieme a loro tali inappropriatezze, emendando linee guida per una prescrizione corretta rispetto alle indicazioni ministeriali e corretta dal punto di vista della spesa farmaceutica. L’Azienda ha la responsabilità di correggere la spesa e lo fa attraverso tutti gli strumenti utili istituzionali e attraverso anche i controlli. La normativa prevede anche sanzioni per chi non si adegua ai tetti prescrittivi. Se questa buona pratica viene contestata e perché non ci si e’ capiti, poiché diversamente, e non lo penso, qualcuno vuole ancora difendere situazioni fuori dalle righe.
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