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Volge a soluzione il problema del budget per la struttura riabilitativa della “Progetto Sud” presieduta da don Giacomo Panizza. Ad annunciarlo è stato il direttore generale dell’Asp di Catanzaro Dott. Prof. Gerardo Mancuso che ieri mattina ha comunicato, nel corso di un incontro che l’ASP ha avuto con i genitori dei bambini che frequentano la struttura riabilitativa di via Reillo a Lamezia Terme, di essere riuscito ad ottenere una promessa di deroga per l’ampliamento di budget per la “Progetto Sud”.
“Rispetto all’ultimo incontro – ha detto Mancuso – sono riuscito a realizzare due cose importanti: la prima è il mantenimento dei posti per i pazienti che sono già in attività e che quindi potranno continuare a svolgere la riabilitazione alla Progetto Sud; la seconda è che stiamo provvedendo a smaltire la lista d’attesa di chi deve iniziare il percorso riabilitativo all’interno della Progetto Sud. Abbiamo infatti avuto una promessa di ampliamento dei posti, di cui ancora comunque non conosciamo l’entità, dato che bisognerà attendere la ridistribuzione dei budget. So che la lista d’attesa è di 110 persone, io mi auguro di prenderne il più possibile. Anche se per una buona parte di queste persone, così come ho annunciato nel precedente incontro con i genitori, dobbiamo verificare chi ha veramente diritto e chi no. Il dato positivo è che abbiamo centrato l’obiettivo di avere una promessa di ampliamento di budget da parte dei commissari ministeriali. Ora bisogna attendere la redazione dei contratti: al momento si stanno predisponendo quelli per l’ospedalità privata, che contiamo di chiudere entro giorno 10, poi si passerà alla specialistica e infine passeremo alle strutture private accreditate. Tempi non stabiliti dall’Asp ma dettati dalla Regione.
Entro fine mese mi auguro di poter stipulare il contratto con la Progetto Sud e che nel mese di aprile le famiglie possano usufruire del servizio. “Al momento infatti non possiamo sapere quanti pazienti entreranno dalla lista di attesa – ha sottolineato Mancuso – anche se bisognerà valutare chi ha diritto e chi no, dato che non possiamo infatti aderire alle richieste che prevedono interventi di diversa tipologia assistenziale, come la riabilitazione a domicilio che viene effettuata dall’Adi. In un momento di ristrettezza economica dobbiamo assicurare a chi ha bisogno tutte le prestazioni che occorrono e provvedere diversamente a chi chiede prestazioni domiciliari, per evitare di mortificare l’esercizio del diritto dei più deboli”.
Il direttore generale ha tenuto a sottolineare che questa “apertura”, ottenuta per soddisfare le richieste provenienti dal comitato dei genitori, “è stata promessa solo alla Progetto Sud e non alle altre strutture della provincia di Catanzaro. Mi recherò personalmente da don Giacomo Panizza – conclude Mancuso – per informarlo dei risultati ottenuti in merito alle richieste avanzate dai genitori”.
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