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Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro Dott. Gerardo Mancuso interviene in merito alla polemica sollevata da Federfarma circa il ritardo del pagamento delle spettanze da parte dell’Asp.
“In merito alla polemica attuata dai farmacisti – ha spiegato il dg Mancuso – bisogna dire che l’Azienda sanitaria di Catanzaro, dopo che a inizio anno ha annullato tutto il debito pregresso del 2011, ha concordato con la Federazione dei farmacisti il pagamento delle rispettive quote con 3 mesi di ritardo, più un mese che è tecnico, e questo l’abbiamo fatto da aprile in poi, pagando sempre ogni mese il riferimento stabilito con grande soddisfazione di Federsanità. La polemica di dicembre nasce perché il saldo di novembre è stato pagato con 15 giorni di ritardo, e questo perché la rimessa regionale è arrivata con qualche giorno di ritardo e di conseguenza non abbiamo fatto in tempo a versare quanto dovuto nei tempi stabiliti”.
In particolare il 25 MAGGIO 2012 sono stati erogati 5.130.000 di euro; il 5 LUGLIO 2012 sono stati pagati 4.792.000 di euro; il 3 AGOSTO 2012 sono stati elargiti 5.361.000 di euro; il 4 SETTEMBRE 2012 sono stati pagati 4.593.000 di euro; il 22 OTTOBRE 2012 sono stati pagati 5.122.000 di euro. La fattura del 22 NOVEMBRE 2012, che ammonta a 4.436.000 di euro, è stata pagata il 7 DICEMBRE 2012. A fine mese è previsto l’ultimo pagamento del 2012.
Il direttore generale Mancuso ha poi evidenziato che “è vero che abbiamo pagato con 15 giorni in ritardo, e non 5 mesi come è stato scritto sui giornali, ma non ci sembra corretto che questo ritardo rispetto al pagamento stabilito dia una risonanza mediata di questa portata, perché penserei ai forestali e agli operai che non vengono pagati da 10 mesi che avrebbero una giusta ragione di lamentarsi e protestare, e non credo possano invece farlo i farmacisti. Operai che hanno la stessa dignità, che nella maggior parte dei casi sono persone che vivono in famiglie monoreddito e che non ricevono lo stipendio (che si aggira intorno ai mille euro al mese) da mesi, vivono disagi e difficoltà che certo i farmacisti non hanno. Ecco perché non si capisce questa risonanza mediatica e per questo restituiamo al presidente di Federfarma ed ai cittadini qualsiasi considerazione”.
“In un momento così difficile e di ristrettezze economiche – ha ribadito il direttore generale – non si può inscenare una protesta di queste dimensioni per appena 15 giorni di ritardo. Abbiamo già comunicato al prefetto Reppucci qual è la situazione vera. Giorno 7 dicembre abbiamo pagato il mese di novembre e prima del 25 pagheremo anche dicembre. Siamo esattamente in linea con quanto sottoscritto dai farmacisti, quindi la polemica è fuori luogo”.
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