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Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, interviene in merito alle continue notizie, false e tendenziose, rilasciate dal consigliere provinciale Sergio Costanzo a danno dell’Azienda.
“Il signor Costanzo non perde l’occasione per farsi denunciare per notizie false rese a mezzo stampa: ha già collezionato tre denunce e ne sono in arrivo altre due. Nelle ultime settimane, anche se l’Azienda Sanitaria non ha voluto fare alcuna precisazione, sono stati pubblicati una serie di articoli dal contenuto assolutamente falso e tendenzioso. L’ultimo in ordine di tempo è quello relativo ai gadget”.
In particolare, il dottore Mancuso precisa che “l’Azienda non ha fatto alcuna regalia, non ha sperperato soldi dell’Azienda per acquistare gadget o altro. L’episodio si riferisce invece alla “Prima Conferenza Regionale della Prevenzione”, un evento regionale che nulla ha a che fare con gli “Obiettivi di Piano”, voluto dal Dipartimento alla Salute della Regione Calabria, di cui l’Asp ha avuto solo la funzione di organizzatrice. L’Asp di Catanzaro ha gestito, per conto del Dipartimento Regionale, la logistica e l’organizzazione dell’evento con fondi non propri ma assegnati dalla Regione Calabria con apposito decreto dirigenziale. Le spese sostenute e i relativi acquisti, che il Dipartimento alla Salute della Regione Calabria ha ordinato, sono stati destinati alla realizzazione di un’importante e prestigiosa conferenza – ha precisato il direttore generale dell’Asp – a cui hanno partecipato 500 persone e ai cui eminenti relatori provenienti da tutta Italia anziché dare un gettone di presenza si è preferito consegnare un simbolico presente del valore di 30 Euro.
“L’Asp di Catanzaro, quindi, non ha mai acquistato gadget da regalare ad alcuno: questa è solo l’ultima invenzione del consigliere Costanzo. Per questa ennesima notizia falsa e tendenziosa – ha aggiunto Mancuso – abbiamo provveduto a denunciare per diffamazione a mezzo stampa il signor Costanzo, ma anche per la notizia (assolutamente falsa) relativa ai mancati pagamenti degli stipendi e alle altre notizie che sono state pubblicate nelle ultime settimane. Il signor Costanzo sta portando avanti una campagna diffamatoria nei confronti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e per questo ne risponderà quando il processo sarà avviato. Rimango sorpreso – conclude Mancuso – per la leggerezza con cui si rilasciano dichiarazioni di questo tenore, la diffamazione a mezzo stampa è un reato ed è perseguibile con la reclusione, sia per chi diffama sia per i quotidiani che redigono e pubblicano gli articoli diffamatori, vedi il caso Sallusti.
Certo che in questa terra è destino che le persone perbene vengano scambiate per malfattori, mentre taluni di questi agiscono indisturbati”.
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