ASP Catanzaro, Mancuso: “Migliorate le strutture e la qualità dei servizi all’Ospedale di Lamezia Terme”

Gerardo-Mancuso

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“Probabilmente alcuni sindacati non lo hanno ancora del tutto percepito che la nostra Azienda ha investito, per la riorganizzazione e la ristrutturazione dei presidi ospedalieri della provincia di Catanzaro, come mai nessuno ha fatto prima”.

Lo ha affermato dal direttore generale dell’Asp di Catanzaro Dott. Prof. Gerardo Mancuso in merito a quanto dichiarato da Cgil, Cisl e Uil sul sistema di climatizzazione dell’ospedale “Giovanni Paolo II”.

“Relativamente al nosocomio lametino – ha spiegato Mancuso – per effetto di un’idea del tutto innovativa che ha consentito di attingere a fondi Comunitari e quindi fondi extra rispetto a quelli ordinari per la sanità, siamo riusciti ad ottenere tre milioni di euro, grazie al Progetto di risparmio energetico , che saranno utilizzati per rendere l’ospedale di Lamezia Terme autosufficiente sotto il profilo della climatizzazione, del risparmio energetico, dell’estetica della struttura sanitaria, ma anche per la generazione di energia.

Questa è una notizia che avevamo reso nota nelle scorse settimane e che è stata praticamente già finanziata, quindi tra qualche giorno inizieremo le procedure concorsuali per partire con gli appalti. Questo significa che si andrà a colmare quel gap organizzativo e di strutture che l’ospedale attualmente ha”.

Ritornando alle dichiarazioni dei sindacati, Mancuso ricorda come “il climatizzatore della zona Piastra dell’ospedale è stato consegnato 20 anni fa e non è  stato mai revisionato, sono stati effettuati solto degli interventi di manutenzione ordinaria. Stiamo parlando di un climatizzatore che non è più in commercio, quindi gli interventi che si sono susseguiti sia prima che dopo l’estate sono stati interventi tampone. L’intenzione dell’amministrazione di rendere efficiente il climatizzatore centralizzato è del tutto inutile, primo perché non è possibile reperire delle macchine analoghe a quelle esistenti e secondo perché l’investimento economico risulterebbe privo di ogni senso alla luce del fatto che stanno per partire le gare per i nuovi impianti. Tuttavia bisogna ricordare che sono climatizzati diversi reparti, tutti quelli dei piani quinto, quarto, terzo e parte del secondo, tutti gli ambulatori ed il centro prelievi. Non e’ vero come e’ apparso su alcuni quotidiani che il centro TIN e le malattie infettive sono privi di climatizzazione; solita bufala”.

“L’investimento sui degenti – ha sottolineato il direttore generale – è un investimento che è stato fatto nel corso di questi 18 mesi in modo serio e concreto, tanto che abbiamo ristrutturato 7 unità operative, stiamo per finire il Pronto soccorso ed altri reparti, abbiamo messo in campo la ristrutturazione del presidio, con la climatizzazione automatica e la pitturazione dell’intero ospedale. Insomma,  realizzato una serie di attività nuove che hanno reso più fruibile il nosocomio, penso all’Hub ambulatoriale e al Centro unico prelievi: abbiamo fatto quello che non è stato fatto negli ultimi 15 anni. Credo che questo sia l’elemento che i sindacati dovrebbero responsabilmente utilizzare, anche per evidenziare ciò che di positivo è stato realizzato all’interno dell’ospedale.

L’atteggiamento miope di vedere sempre in negativo costituisce un elemento di provincialismo di cui è affetta una parte della popolazione calabrese. Tutto questo senza nascondere che ancora dei problemi ci sono: ma li stiamo affrontando in maniera seria e concreta e li stiamo superando in modo brillante. Noi siamo sempre protesi a risolvere le situazioni che si stanno presentando e che sono frutto di una mancata programmazione organizzativa dell’ospedale, tuttavia la gente sta apprezzando molto questo nostro sforzo, non è del tutto casuale che negli ultimi 40 giorni sono arrivati 30 encomi di pazienti nella gestione del nosocomio, e questo non è mai accaduto, considerato che gli encomi erano di solito uno-due all’anno. Questo testimonia come le cose stanno migliorando e che il personale si sta adeguando a questo investimento”.

“Sulla carenza di personale – ha sottolineato Mancuso – bisogna dire che esiste più che una carenza di personale una cattiva utilizzazione del personale, per effetto di una presenza eccessiva di strutture direzionali: nel nostro Atto Aziendale abbiamo semplificato 187strutture, riducendone il numero, tuttavia non abbiamo potuto utilizzare questo strumento, non per colpa nostra ma per una serie di situazioni regionali ed extra regionali, che è indispensabile per poter avviare la mobilità del personale da un servizio a un altro, compensando così le carenze. Se c’è una carenza è quella degli Operatori socio-sanitari (OSS), di cui  sarebbero necessarie 180 unità e che si potranno assumere solo dopo che il vincolo assoluto imposto dai Tavoli ministeriali sarà rimosso. Non si può dire di assumere, quando tutti sanno che per effetto di politiche dissennate della Regione degli anni scorsi lo Stato ha imposto il blocco delle assunzioni, non è responsabile e neanche etico.

Piuttosto c’e da chiedersi dove erano quelle organizzazioni che oggi, zelanti ed ossequiose delle norme, hanno permesso lo scempio ed il disordine. Non è ammesso criticare mentre si scende dall’Aventino, la gente capisce che talvolta le critiche sono strumentali. Voglio comunque tranquillizzare l’utenza, perché intanto noi assicuriamo il servizio così com’è e cerchiamo di compensare con le risorse e gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione. Credo quindi che i lati positivi siano maggiori di quelli che si vogliono fare evidenziare e che comunque il buon senso, ma anche la capacità di organizzazione e di gestione, siano fondamentali per risolvere i problemi”.

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Author: Cristina

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