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In riferimento all’arresto del dipendente dell’Asp per peculato, il direttore generale dell’Asp Dott. Prof. Gerardo Mancuso ha dichiarato quanto segue.
“Mi sento di concordare con quanto affermato dal Procuratore Vitello, ‘il sistema di controllo interno dell’Azienda non ha funzionato’, non è stato in grado di vedere un fenomeno che un’azione investigativa mirata ha fatto emergere peraltro in poco tempo.
Il malcostume ed i comportamenti illegali che stanno emergendo, con un’azione mirata e focale in questi mesi, sono frutto di una storica e consolidata abitudine a non applicare i sistemi di controllo che i dirigenti preposti devono mettere in atto. Abbiamo ereditato una situazione difficile e più volte in questi mesi abbiamo posto l’accenno, in riunioni con i quadri aziendali, di ottemperare ai compiti d’istituto, di applicare le misure di controllo”.
“Per effetto di questa nostra determinazione – ha sottolineato Mancuso – abbiamo fatto emergere molte situazioni, alcune delle quali abbiamo consegnato agli organi inquirenti preposti. Abbiamo licenziato dipendenti, attivato indagini ispettive, sanzionato comportamenti e dipendenti, collaborato con gli organi di pubblica sicurezza, ma soprattutto cambiato regole, abitudini, uomini. Sappiamo che molto c’è da fare, che esistono altre situazioni come quelle emerse al Polo di Nocera, ma bisogna abituarsi a comportamenti nuovi, virtuosi finalizzati al rispetto della legalità”.
“Considero questo un fatto grave ma credo non isolato – ha rimarcato il direttore generale – che si sviluppa in un contesto culturale difficile, arretrato, cieco e nel dispregio dei diritti e del rispetto dei cittadini e del bene comune. Siamo continuamente oggetto di segnali di ostilità, furti, atti vandalici, aggressioni, ciò perché stiamo cercando con le nostre forze di cambiare le abitudini di alcuni dipendenti ma anche di taluna gente che frequenta i punti sanitari del nostro territorio.
La riduzione della spesa attraverso azioni di taglio agli sprechi e agli sperperi rappresenta il più importante risultato della nostra azione di governo. In soli 18 mesi abbiamo risparmiato 56.000 milioni di euro senza ridurre i sevizi ai cittadini e ciò probabilmente rappresentavano avanzi appetibili per chi si muove nel torbido. E’ noto che la Sanità rappresenta l’ambito in cui si possono curare interessi di parte o di gruppo, dove la quantità di danaro è di dimensioni così grandi da attrarre le singole persone o le organizzazioni malavitose, ma è anche l’Istituzione dove i disservizi possono alimentare comportamenti iniqui ed illegali”.
“Risparmiare e far funzionare i servizi ma anche come dice il Procuratore Vitello controllare – ha aggiunto Mancuso – sono le ricette riteniamo giuste per correggere il sistema. Le forze dell’ordine ci fanno sentire la loro presenza e ci danno segni tangibili del controllo e ciò ci conforta e ci spinge a continuare in un’azione che, diversamente, mi spingerebbe a ritornare nell’esercizio naturale della mia attività professionale. Nei prossimi giorni terremo una conferenza stampa per far conoscere le azioni di correzione alle illegittimità che l’Azienda ha posto in essere in questi mesi”.
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