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“Tubercolosi, malattia riemergente. Percorsi clinici, diagnostici e terapeutici” è stato il tema di grande attualità del prestigioso corso di formazione che si è tenuto a Lamezia Terme, nell’aula formazione dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, al quale hanno partecipato medici specialisti, veterinari, infermieri, biologi e tecnici di laboratorio biomedico, provenienti da tutta la regione.
L’iniziativa ha assunto grande rilevanza, non solo perché per la prima volta diverse figure professionali, impegnate quotidianamente nella gestione dell’infezione tubercolare, si sono riunite per affrontare le diverse problematiche sul tema, ma anche per l’autorevolezza dei relatori. La malattia tubercolare rappresenta ancora oggi una emergenza sanitaria mondiale. In Italia il numero di nuovi casi di malattia è intorno a 7 per 100.000 abitanti ed il rischio di contrarre la malattia è maggiore in determinati gruppi: immigrati, operatori sanitari, tossicodipendenti, immunodepressi, detenuti, anziani. Gli immigrati, che provengono da Aree geografiche ad alta endemia, spesso sviluppano la malattia nel Paese ospite, a causa delle disagiate condizioni igienico-sanitarie ed economiche in cui vivono. La strategia che l’ O.M.S. ha messo in atto per combattere il diffondere della malattia è basata principalmente sulla individuazione dei malati, dei portatori di infezione latente e sulla tempestiva identificazione dei ceppi di micobatteri multi-resistenti (MDR) ed estensivamente resistenti (XDR).
Il corso di aggiornamento è stato organizzato dall’U.O. Formazione e Qualità dell’ASP di Catanzaro, diretta dalla dott.ssa Clementina Fittante e dal Comitato Scientifico composto dalla dott.ssa Rosa Anna Leone, Direttore dell’U.O. Microbiologia e Virologia dell’ospedale di Lamezia Terme, dal dott. Salvatore Nisticò, Responsabile del Settore di Micobatteriologia (Centro di Riferimento Regionale per la diagnostica avanzata di Tubercolosi) e dal dott. Lorenzo Antonio Surace, Responsabile del Dispensario Funzionale TBC di Lamezia Terme. L’iniziativa è stata un concreto ed utile strumento per il raggiungimento di diversi obiettivi: acquisire conoscenze teoriche sulla etiologia, le manifestazioni cliniche, l’epidemiologia, le vie di trasmissione, la diagnosi clinica e microbiologica, gli schemi terapeutici; migliorare la comunicazione tra i vari specialisti coinvolti nella gestione della malattia tubercolare; acquisire le competenze per porre un corretto sospetto diagnostico di malattia , per un appropriato utilizzo dei test diagnostici, per una ottimale gestione degli ammalati e dei loro contatti.
Il Corso, dopo i saluti del Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro, dott. Gerardo Mancuso, e del Dirigente Area LEA Dipartimento Tutela della Salute Regione Calabria dott. Rubens Curia, è stato introdotto dal prof. Alfredo Focà e dal prof. Carlo Torti Direttori, rispettivamente della Cattedra di Microbiologia e di Malattie Infettive dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
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