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Consegnati i lavori del nuovo Pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Il direttore generale dell’Asp Dott. Prof. Gerardo Mancuso ha infatti affidato alla ditta appaltatrice dei lavori di ristrutturazione dei locali che ospiteranno il nuovo Pronto soccorso che, oltre ad essere raddoppiato, avrà nuove strutture e nuovi servizi.
In particolare il nuovo Pronto soccorso sarà dotato di un’astanteria con 10 posti di osservazione breve, attualmente non esistente all’interno del nosocomio lametino. “Questo nuovo servizio – ha spiegato Mancuso – ha l’obiettivo di migliorare l’appropriatezza di ammissione/dimissione dei pazienti provenienti dal Pronto soccorso, che presentano quadri clinici non ancora definiti, riducendo il numero totale di ricoveri impropri, così come assicurerà una valutazione protratta ai pazienti che presentano quadri clinici non diagnostici dopo la prima valutazione clinica e strumentale in Pronto soccorso”.
Il nuovo Pronto soccorso sarà inoltre dotato di una camera calda, in modo che l’ambulanza acceda direttamente nella struttura. “La camera calda – ha aggiunto il direttore generale – è il locale, collegato con il Ps, in cui arrivano i mezzi di soccorso e in cui avviene il passaggio di consegne del paziente: dagli operatori del 118 viene preso in carico dagli operatori del Pronto soccorso. Grazie alla sua conformazione e al fatto che viene aperta e chiusa al bisogno, la camera calda consente di effettuare il “trasbordo” del paziente in una situazione di confort termico e climatico maggiore, rispetto all’effettuazione della stessa operazione all’aria aperta”.
Il Pronto soccorso avrà inoltre una nuova sala di accettazione, molto più ampia e accogliente, da cui si può avere rapidamente il codice di gravità di appartenenza. L’accesso infatti non avviene sulla base dell’ordine di arrivo dei pazienti ma sulla gravità delle loro condizioni valutata attraverso il triage: un infermiere assegna a ogni paziente, al suo arrivo, un grado di urgenza rappresentato da un codice colore: codice rosso che corrisponde a emergenza con accesso immediato alla sala; codice giallo o urgenza, con accesso alla sala entro 10-15 minuti; codice verde o urgenza differibile cioè senza segni di imminente pericolo di vita; codice bianco o “non urgenza” che in alcuni casi viene fatto coincidere con accesso improprio e quindi sottoposto al pagamento del ticket.
“Un’altra novità riguarda la nuova zona di accoglienza – ha sottolineato Mancuso – che consentirà ai pazienti di aspettare il proprio turno in tutto confort, e la nuova area diagnostica per consentite di ottenere in tempi rapidi alcune prestazioni. Il modello organizzativo del Pronto soccorso è concepito e strutturato in modo tale da garantire in ogni momento della giornata e in ogni giorno dell’anno la facilità d’accesso, la più sicura identificazione del paziente e la più alta qualità di trattamento sia clinico sia chirurgico. Particolarmente importante sarà inoltre la nuova area dei codici bianchi, anche questa inesistente attualmente nell’ospedale lametino, importante soprattutto perché i codici bianchi rappresentano il 45% dei pazienti che arrivano in Pronto soccorso. Nello specifico verrà realizzato un percorso dedicato che consentirà di ridurre l’attesa e migliorare l’accesso per i pazienti gravi. Infine, un’altra importante novità riguarda il “punto nido”, un’area dove verrà allocata una termoculla per accogliere in tutta sicurezza i neonati che vengono abbandonati. Cosa che abbiamo deciso di fare anche per effetto della donazione di una termoculla da parte dell’associazione Donne Medico”.
“I lavori del nuovo pronto soccorso – ha affermato il dg – così come richiesto nel bando di gara, dovranno essere consegnati entro l’estate prossima. Questi lavori rappresentano l’investimento più importante che abbiamo realizzato, non tanto per quanto riguarda il valore economico ma soprattutto per il valore strategico e funzionale che rappresenta. Questa ristrutturazione , infatti, insieme alla nomina del nuovo primario di cui è stato espletato il concorso, costituisce un serio e concreto avanzamento della politica di miglioramento della struttura ospedaliera lametina. Il Pronto soccorso rappresenta un reparto vitale per il corretto funzionamento di un ospedale: il filtro e la capacità di affrontare correttamente le patologie che si presentano al pronto soccorso costituisce un’attività imprescindibile per una struttura ospedaliera. Uno dei problemi maggiori del Pronto soccorso è l’affollamento, il fenomeno che nasce da una scarsa propensione del territorio di dare risposte in tempo reale ai problemi medici: il 30% delle attività che convergono al Ps sono improprie, dovute alla incapacità di gestione delle malattie in sede territoriale, dato che il cittadino, non trovando risposte, si trova costretto a rivolgersi all’ospedale”.
“Il Ps di Lamezia – prosegue Mancuso – gestisce circa 65.000 prestazioni e rappresenta uno dei più importanti nella nostra regione, con una incidenza di inappropriatezza che è di circa 19.000. Questi dati indicano come la mole di attività va gestita con modelli organizzativi-funzionali tecnicamente moderni ed innovativi. Pertanto, per migliorare il funzionamento dei Ps è necessario costituire una rete territoriale di assistenza, ma nel contempo è necessario avere un modello organizzativo-strutturale del Ps nuovo, diverso dal passato. Abbiamo investito su questo secondo punto per dare all’ospedale di Lamezia un tono e un reparto di avanguardia e funzionale. Presidio che per effetto dei numerosi investimenti che si stanno realizzando in questo anno e mezzo, si colloca fra i migliori ospedali regionali e certamente riferimento regionale, attorno al quale si fonda la rete assistenziale ospedaliera della Calabria. Perciò ospedale provinciale, ma anche ospedale di riferimento regionale. Chi si occupa di tecnica ospedaliera sa che questo è un modello proposto in tutto il mondo che funziona e rappresenta la condizione essenziale dell’organizzazione ospedaliera. Noi dobbiamo offrire al cittadino dei modelli funzionanti e non delle etichette che servono alla politica: fin quando saremo alla guida di questo processo metteremo in campo il sapere scientifico e professionale per organizzare il sistema e mai ci faremo coinvolgere dai desideri della politica, in questo il Presidente Scopelliti ripone grande fiducia, fiducia per una posizione tecnica corretta”.
“L’ospedale di Lamezia – ha aggiunto – sta migliorando quotidianamente e, cosa del tutto unica in Calabria, sta segnando un esempio di razionale opera di miglioramento e organizzazione sanitaria. Siamo sulla buona strada e crediamo di consegnare ai cittadini un ospedale funzionante, migliore e di qualità. I dati statistici ci confortano e ci indicano che i risultati raggiunti sono apprezzabili. Dobbiamo continuare su questa strada che riteniamo sia quella giusta”.
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