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Ha preso il via ufficiale a Catanzaro il progetto “Percorso socio-sanitario per la tutela dei minori e giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria in area penale interna ed esterna”, promosso e finanziato dalla Regione Calabria Dipartimento Tutela della Salute Area LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) nell’ambito del Piano Sanitario Nazionale 2009 Linea 6.3 Sanità Penitenziaria, che ha individuato l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro per la sua realizzazione, in partenariato col Centro Giustizia Minorile per la Calabria e la Basilicata.
L’Asp di Catanzaro è quindi la prima e l’unica Azienda sanitaria ad aver realizzato e avviato questo importante progetto in Calabria.
La giornata inaugurale ha registrato la presenza di Antonio Montuoro referente ASP di Catanzaro per la Sanità Penitenziaria, Bernardo Grande direttore SerT di Catanzaro, Francesca Cappuccio responsabile Servizio tecnico del Centro Giustizia Minorile, in rappresentanza del direttore del CGM Angelo Meli, fuori sede per motivi istituzionali. E’ stato presente, altresì, Luciano Trovato presidente Tribunale Minorenni di Catanzaro che ha accolto i presenti sottolineando la valenza dell’iniziativa per le ricadute sia operative che giudiziarie.
I rappresentanti dell’ASP, nel portare i saluti rispettivamente di Gerardo Mancuso, direttore generale ASP Catanzaro, e di Luigi Rubens Curia, dirigente regionale del Dipartimento Salute area LEA, hanno presentato l’iniziativa progettuale che prevede una serie di azioni finalizzate a sostenere il percorso educativo dei minori in trattamento, rivolte all’educazione alla salute come cura di sé: tra queste vi è il lavoro di rete, la formazione del personale minorile, la formazione-animazione dei minori penali tramite laboratori, la peer-education con realizzazione di spot di educazione sanitaria e la preparazione alla fuoriuscita dei minori dall’area penale.
Il rappresentante del Centro giustizia minorile ha espresso soddisfazione per l’approvazione a Catanzaro di tale progettualità che nei mesi scorsi ha ricevuto il plauso ufficiale del Ministero della Giustizia, che rafforza il DPCM 1 aprile 2008 sul trasferimento della sanità penitenziaria alle ASP e che darà risposte concrete alle innumerevoli esigenze correlate alla salute dei minori sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, in particolare si auspica un rafforzamento del sistema sanitario penitenziario anche in ordine al trattamento dei minori affetti da disturbi neuro-psichiatrici, settore che necessita di particolare attenzione istituzionale.
Presenti in platea per la giustizia minorile funzionari e assistenti di area pedagogica e di servizio sociale operanti nell’Istituto penale minorenni, nell’ufficio Servizio sociale minorenni e nel Centro polifunzionale diurno di Catanzaro e per il privato sociale responsabili, educatori e operatori delle comunità e dei Gruppi appartamento della Regione Calabria che ospitano minori nonchè le associazioni operanti nei Servizi minorili.
“Si tratta di un progetto importante – ha sottolineato il direttore Mancuso – in quanto garantirà una continuità dei percorsi di cura, dal momento dell’ingresso negli istituti di pena e nei Servizi minorili fino alle relative dimissioni. Un’azione che servirà ad attivare programmi di miglioramento continuo della qualità dei processi di cura e di trattamento, con particolare riguardo ai percorsi individualizzati socio-psicoterapeutico-riabilitativi dei minori e degli adulti sottoposti a misura restrittiva della libertà personale”.
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