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All’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme da oggi si potrà partorire senza dolore. L’Asp di Catanzaro ha infatti attivato il progetto “Ospedale senza Dolore” che fornisce il servizio di partoanalgesia per tutte le donne che ne faranno richiesta.
Un grande sforzo che premia l’Asp e soprattutto l’ospedale di Lamezia Terme e le professionalità che vi operano visto che questa tecnica è garantita in modo istituzionale solo dal 16% degli ospedali italiani con percentuali ancora più basse al Sud, nonostante già dal 2008 sia stata inserita nei Livelli essenziali di assistenza (LEA).
Grande merito va riconosciuto alla Dott.essa Anna Maria Mancini, direttore dell’ Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, che già nel 2003 sperimentò tra i primi in Italia questa tecnica e che oggi è riuscita a formare un team di anestesisti dedicati alla partoanalgesia.
L’equipe è formata dai dottori Antonio Andricciola, Francesco Costantino, Adele Graziano, Luciano Lucchetta, Giancarlo Reda e Stylianos Glyronakis che garantiranno il servizio h 24 per 365 giorni all’anno. Fondamentale è il ruolo dei colleghi Ginecologi guidati dal dottore Franco Porchia, delle colleghe ostetriche guidate dalla coordinatrice Maria Giovanna Russo e dei colleghi neonatologi diretti dal dottore Salvatore Canepa, visto che per l’ottima riuscita della partoanalgesia è necessaria la fattiva collaborazione di tutte le figure professionali coinvolte nell’evento parto.
Le partorienti seguiranno un percorso di informazione che comincerà con la conferenza sull’epidurale, verso la trentesima settimana di gravidanza, all’interno del corso pre-parto offerto dall’Azienda sanitaria provinciale, per poi effettuare la visita anestesiologica verso la 36a settimana, al termine della quale, in assenza di controindicazioni, la partoriente sarà invitata a firmare il consenso informato alla partoanalgesia, un consenso non vincolante, in un momento sicuramente privo di quei condizionamenti emotivi che potrebbero esserci durante il travaglio.
“In questo momento storico – afferma la dott.ssa Mancini – dove sia imperativo ridurre la percentuale dei parti cesarei impropri (è nota la maggiore mortalità rispetto al parto naturale e il netto divario tra le regioni del nord e quelle del sud) il parto indolore si deve inserire di diritto tra le opportunità da offrire alle partorienti per combattere il dolore del parto. Inoltre in un’ottica di riorganizzazione dell’offerta ospedaliera, sicuramente un servizio di partoanalgesia, potrà far crescere l’attrattività della nostra Azienda sanitaria verso le future mamme.
Si tratta sicuramente di una importante conquista nell’ambito di un progetto teso ad umanizzare il parto vaginale, evento naturale e fisiologico, per il quale è indispensabile garantire sicurezza e qualità, evitando atteggiamenti di eccessiva richiesta di medicalizzazione e superficialità”.
“Con questo nuovo servizio – ha affermato il direttore generale dell’Asp Dott. Prof. Gerardo Mancuso – l’ospedale di Lamezia diventerà punto di riferimento del parto indolore di tutta la regione. Si tratta di un altro importante tassello nella riorganizzazione della rete sanitaria e soprattutto nel miglioramento dei servizi. Il dolore durante il travaglio del parto è sempre stato considerato un evento ineluttabile. Del resto alcune donne riescono ad affrontare senza problemi l’ansia e la paura legate al parto e ad accettarne il dolore. Per altre, invece, il dolore può rappresentare una importante difficoltà che impedisce di vivere questo momento in modo sereno. Ed è proprio attraverso l’analgesia epidurale che è possibile oggi controllare il dolore nel pieno rispetto dell’unità materno-fetale, garantendone la sicurezza”.
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