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In anni di organizzazione di grandi concerti e spettacoli in tutta la Calabria, ho visto e conosciuto tantissime persone, avuto a che fare con numerose Amministrazioni pubbliche, trovandomi nelle situazioni più disparate, che sono sempre riuscito bene o male a fronteggiare.
Ma ancora oggi, non riesco a non restare a bocca aperta, tra l’esterefatto e il senza parole, di fronte all’ennesimo colpo inferto a tutte quelle agenzie che lavorano con professionalità e impegno in tutta la regione. Sebbene questa volta la questione non mi riguardi direttamente – organizzo esclusivamente concerti e spettacoli -, mi sento in dovere di denunciare quanto accade a Lamezia Terme, in un’occasione così importante come quella dell’arrivo del Papa in Calabria.
Quasi tutti i servizi necessari per la realizzazione di questo storico evento sono stati affidati mediante bando pubblico, come da legge è previsto che sia. Ma dicevo quasi tutti: l’organizzazione è stata affidata, come di consueto, alla solita agenzia locale, che da mesi si era in ogni modo proposta per l’occasione. Il tutto, ovviamente, senza una benché minima traccia di bando, in barba ad ogni normativa vigente.
Mi chiedo come sia possibile che il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza e l’assessore alla Cultura Gaetano Grasso abbiano potuto permettere un procedimento simile, contrario a tutti i regolamenti e dannoso sia per l’immagine dell’Amministrazione comunale, sia per quella dei suoi rappresentanti: a loro ricordo che sono stati investiti dagli stessi cittadini a rivestire un ruolo di responsabilità, tale da dare esempio di legalità, necessaria per la gestione dei soldi pubblici.
Certo e sicuro della risposta che darete per sfuggire a un metodo che sembra eseguito in maniera non chiara, aggirando ostacoli e ponendo come giustificazione l’interesse della curia e dello stesso vescovo di Lamezia Terme. La trasparenza e la correttezza sono da sempre sinonimo di qualità: un evento di un’importanza così elevata, non può sottovalutare simili aspetti né ammettere comportamenti di tale approssimazione, che rischiano di andare a discapito della riuscita dello stesso. Dopo tanti anni, di fronte a queste situazioni, ancora mi stupisco.
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