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«Davanti alle affermazioni di quanti cercano di tirare l’acqua al proprio mulino in questo periodo di tensioni elettorali, con fantasiosi e irrealizzabili “libri dei sogni”, mi preme ricordare alla cittadinanza l’impegno e la qualità della programmazione che hanno caratterizzato il mio mandato da assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, coronati da importanti traguardi in grado di ridare slancio e nuovi fermenti vitali al Capoluogo».
Lo afferma il candidato a sindaco per “Autonomia e diritti” e “Api”, Antonio Argirò, che in questi giorni ha diffuso in città l’opuscolo “Catanzaro tra riverberi di storia, cultura, eventi e politiche giovanili” in cui vengono riassunte le principali iniziative promosse nei cinque anni da assessore.
«E’ di queste ultime ore – prosegue – un altro importantissimo traguardo raggiunto dal settore di mia competenza: la città capoluogo è stata inserita tra i partner del progetto “CulMe-WeOnCt” che mette insieme i Paesi del Mediterraneo nel segno della cultura greco-romana. Il Comune di Catanzaro farà parte del progetto “CulMe-WeOnCt” (“La cultura nel Mediterraneo e in Europa, trame comuni”).
Attraverso l’Assessorato alla Cultura, che cura direttamente l’adesione al progetto, il Comune è stato infatti inserito fra i cinque enti che parteciperanno al programma finanziato dalla Comunità Europea (per complessivi 450 mila euro): insieme alla Fondazione Nuove Proposte Culturali, Catanzaro rappresenterà l’Italia affiancando la Yarmouk University della Giordania, la Bibliotheca Alexandrina dell’Egitto, l’Institute for Balkan Studies, della Grecia come il capofila del progetto, l’Interbalkan Institute of Public Administration».
Argirò prosegue illustrando i dettagli dell’iniziativa: «Il programma, che avrà una durata di due anni – continua -, ha come finalità quella di facilitare i rapporti fra i Paesi del Mediterraneo, soprattutto alla luce di quegli elementi storici e culturali comuni greci e romani che hanno influenzato e contribuito alla formazione di queste nazioni, e lo farà attraverso le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, in maniera interattiva.
Gli obiettivi specifici del progetto sono di presentare in maniera scientifica la comune eredità del Mediterraneo orientale, facilitare una promozione diretta e immediata dei beni culturali finora poco promossi, permettere una migliore comprensione delle similitudini fra le aree e stimolare iniziative che ne permettano l’elaborazione.
Dal progetto nascerà uno studio sui monumenti, i musei, i beni architettonici, i siti archeologici, la letteratura, il folklore (inteso come tradizioni e costumi), la filosofia, i personaggi storici, che evidenziano l’influenza greco-romana; verrà inoltre raccolta una serie di materiali digitali (foto, video ed elaborati in 3D), di tutti quei monumenti che saranno indicati dal gruppo di studio; sarà prodotto un documentario in 3D, con riprese effettuate in Grecia, Italia, Giordania ed Egitto e in tutte le aree che portano chiare tracce della civiltà greco-romana, che sarà poi distribuito presso tutti i beneficiari del progetto (università, scuole, musei, centri e associazioni culturali, enti pubblici».
Argirò conclude affermando che i risultati finali della ricerca saranno resi noti nel corso una conferenza pubblica che si terrà ad Alessandria d’Egitto, nel corso della quale sarà proiettato anche, in anteprima, il documentario conclusivo. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un sito web in quattro lingue (inglese, greco, italiano e arabo), per la promozione del progetto stesso e dei suoi risultati.
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