Area Liberale per l’Italia, istituita Commissione di studio costituente per una politica 3.0

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Qualche mese addietro ci siamo imbattuti in una lucida analisi sulla politica italiana che abbiamo pienamente condiviso ed è la seguente. Immaginiamo sia capitato a molti, nel corso della propria attività politica, di doversi rapportare con la classe dirigente del proprio partito per dissentire da scelte, nomine e candidature ricadute su alcuni personaggi a dir poco discutibili per merito, per capacità, ma anche per dubbia moralità politica.

Scommettiamo il nostro piede sinistro sul fatto che la stragrande maggioranza si sarà sentita rispondere, non che il Tizio sul quale aleggiano i dubbi sia stato nominato perché capace o per aver meritato in base a chissà quale impegno (anche perché, se così fosse, verrebbe meno la ragione del reclamo), ma che Tizio “Non ha mai avuto condanne penali, quindi è pulito”, quasi come se l’etica pubblica e la moralità politica si potessero misurare con il casellario giudiziale, oppure, la risposta che fa ribollire il sangue nelle vene, “Ha i voti”.

Queste sono spesso le risposte disarmanti date ai malcapitati “rompiscatole” di turno che, in totale buona fede e per rendere un servizio al proprio partito, osano tentare di creare dibattito e confronto su scelte discutibili e su figuri spesso improponibili soprattutto se anche condannati! Questa situazione fa il paio con un altro esempio di alto pensiero politico: quello di chi sostiene che la politica possa essere fatta solo da chi “prende i voti” e che, solo in virtù del numero di crocette apposte accanto ad un nome, si possa avere, conseguente ad un peso elettorale, un automatico e proporzionale riconoscimento in termini di leadership, di ruolo politico, umano, culturale e organizzativo.

Se poi queste vicende si verificano, come spesso accade, davanti a chi si è appena avvicinato alla politica attiva, mosso da ideali e spirito di sacrificio, ecco che il disastro è presto fatto: un altro astensionista; un altro qualunquista che dirà che la politica è sporca e che tutti i partiti sono uguali; un’altra faccia pulita sottratta all’impegno civico. Il sentimento di antipolitica è diffuso e largamente sentito.

Se usciamo in piazza o per le strade almeno nove persone su dieci (per non dire dieci su dieci) ci dicono: siete tutti uguali voi politici. I partiti sono tutti uguali e non servono a nulla. Ed allora? Appare necessario, per veleggiare verso una Politica 3.0, canalizzare l’antipolitica e fare rete. AREA LIBERALE PER L’ITALIA, Associazione politico-culturale, fondata nel febbraio 2011 dall’avvocato catanzarese prestato alla politica Luigi Ciambrone, si è posta tale obiettivo al fine di realizzare, realmente, quella piramide rovesciata. Proprio oggi il Direttivo dell’Associazione, riunitosi a Catanzaro, ha deliberato di istituire una apposita Commissione di Studio Costituente al fine di approntare un progetto di movimento che avvicini la gente alla politica tesa al bene pubblico e per la risoluzione dei problemi concreti.

Una politica attenta al territorio: “ognuno realmente padrone a casa propria”  per scelte condivise e non calate dall’alto! Per chiunque volesse far giungere suggerimenti o idee: Segreteria Organizzativa: info@luigiciambrone.it (www.luigiciambrone.it). 

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Author: Cristina

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