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A poche ore della decisione della Consulta che ha dichiarato l’illegittimita’ costituzionale (per eccesso di delega) della mediazione obbligatoria ci troviamo a registrare diverse reazioni. Fra queste quella del Presidente Nazionale di Altera Quaestio che, fra l’altro, definisce la decisione come la “classica soluzione della solita Italia”.
Tale presa di posizione non puo’ essere recisamente condivisa e risulta irrispettosa del ruolo e della funzione della Consulta. Potremmo dilungarci sui motivi di illegittimita’ della mediazione obbligatoria, riportandoci alle ordinanze di rimessione dei giudici territoriali, per come da subito evidenziate da tutta l’Avvocatura e dagli esperti o cultori del diritto costituzionale, ma preferiamo sottolineare la giustizia sociale della decisione del 24 ottobre della Corte Costituzionale.
Diciamolo senza infigimenti: la mediazione obbligatoria si era trasformata in un vero e proprio “bussines” milionario a danno del principio “una giustizia per tutti”. Basti pensare alla formazione dei media-conciliatori e ai relativi esborsi di volenterosi utenti.
Se la mediazione vorra’ dimostrare sul campo di valere realmente si dovra’ misurare con quella volontaria! Ali con il suo Osservatorio Giustizia aveva da subito sostenuto l’illegittimita’ della mediazione obbligatoria e dal punto di vista politico ci si augura che non venga praticata l’infelice idea della riproposizione della normativa bocciata senza appello alcuno!
Luigi Ciambrone
Presidente Nazionale ALI
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