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Torna per la terza edizione a Lamezia Terme “Trame, festival dei libri sulle mafie”. La cittadina calabrese ospita la manifestazione che unisce libri e legalità e che coinvolge giornalisti, scrittori, esponenti della società civile di tutta Italia per dare voce alle vittime, agli esperti e a coloro che lottano contro la mafia.
La casa editrice Città del Sole Edizioni sarà presente con i suoi titoli sul tema e, in particolare, presenterà un testo che nell’ultimo anno ha fatto parlare molto di sé e che risponde esattamente allo spirito dell’evento. Calabria ribelle. Storie di ordinaria resistenza di Giuseppe Trimarchi è un libro intervista dedicato alle persone che si sono opposte alla ‘ndrangheta e che la combattono giornalmente; il ritratto dell’altra faccia di una terra, la Calabria, che non sempre soccombe al malaffare e alla criminalità. Il libro ha attirato l’attenzione di un ampio pubblico perché, in maniera intensa e incisiva, racconta storie di ordinaria resistenza, delle difficoltà quotidiane, delle speranze e i sogni di chi ha avuto tutto distrutto ma non si arrende, continuando la propria personale battaglia, spesso tra l’indifferenza di molti.
A quasi un anno dalla sua pubblicazione il volume di Trimarchi, che si muove da tempo nell’ambito dell’associazionismo e dell’impegno civile, desta molto interesse e numerosi sono stati gli appuntamenti dedicati ad esso svoltisi non solo in Calabria, ma anche nel resto d’Italia.
L’incontro si svolgerà il giorno dell’apertura del festival, mercoledì 19 giugno alle ore 19.00, presso Palazzo Nicotera. Insieme all’autore parteciperanno Deborah Cartisano, intervistata nel libro, figlia del fotografo di Bovalino rapito e ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1993 e Rocco Mangiardi, dell’Associazione Antiracket di Lamezia Terme. Coordina l’incontro, il giornalista dell’Espresso Gianfrancesco Turano.
L’editore Franco Arcidiaco ha espresso la sua soddisfazione per la partecipazione a questo evento, che segue da vicino l’editoria calabrese: “E’ un importante momento per la Calabria, una manifestazione ben organizzata che unisce cultura, impegno civile, lotta per la legalità e che riconosce il ruolo delle realtà editoriali e imprenditoriali del territorio. Siamo molto felici di partecipare, così come abbiamo fatto gli scorsi anni, quando abbiamo presentato due testi di assoluto interesse, Avvelenati e Il caso Fallara, inchieste scottanti sulle vicende calabresi, scritti da noti giornalisti calabresi come Manuela Iatì, Giuseppe Baldessarro e Gianluca Ursini”.
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