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Venerdì 4 e in replica sabato 5 gennaio alle ore 20,45 al Teatro Politeama si terrà il secondo appuntamento della rassegna in vernacolo “Vacantiandu 2012”. A salire sul palco saranno gli attori della compagnia teatrale “Il Sipario” di Napoli con la commedia brillante in vernacolo napoletano “Tutta colpa di Moana” regia Sasà Palumbo.
Sul palco un gruppo di studenti che vivono sotto lo stesso tetto e per ammazzare il tempo ad uno di loro, Rodolfo, viene la brillante idea di fare una seduta spiritica ed invocare l’anima della sua amata porno star, Moana Pozzi. Uno dei componenti, Davide, è contrario e non vuole assolutamente prendere parte a questa seduta perché avverte il pericolo.
Il resto del gruppo, però, riesce a convincerlo e durante la seduta qualcosa non va per il verso giusto. Quindi è meglio che i sogni restino dei sogni? O che diventino realtà? Basta andare a teatro per scoprirlo. I personaggi della commedia sono Davide lo studente, Clara la fidanzata di Davide, Ugo studente romano, Annabella Russo spirito, Beatrice studentessa in psicologia, Ercole ex fidanzato di Moana, Ciro Said Hassan portiere dello stabile Marocchino e Rodolfo studente secchione.
La compagnia Acis “Il Sipario” lavora sul territorio da diversi anni portando in giro in vari teatri nazionali la loro passione primaria il teatro, amore inconfondibile che li distingue dalle tante compagnie che si cimentano in quest’arte per i numerosi premi vinti, come il premio Tina Pica 2006 miglior attore protagonista Sasà Palumbo, premio Tina Pica 2006 miglior regia Sasà Palumbo, premio Tina Pica 2007 miglior regia Sasà Palumbo, premio Tina Pica 2007 miglior attrice protagonista Marianna Sugliano, premio Tina Pica 2007 miglior testo inedito “Attori per amore” di Sasà Girolamo Palumbo, premio Teatro Totò 2008 miglior regia Massimo Palermo e miglior attore protagonista Marcello Raimondi.
Parte dei proventi delle due serate, così come avvenuto nella prima edizione della rassegna, verranno devoluti in beneficenza per sostenere una delle tante realtà presenti sul territorio lametino che operano al servizio dei più deboli e dei più bisognosi.
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