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Il Premio di Poesia “Alda Merini” promosso e organizzato dall’Accademia dei Bronzi e dalle Edizioni Ursini, non poteva avere una conclusione migliore: l’adesione del Presidente della Repubblica che ha inviato anche la sua medaglia ufficiale da consegnare durante la cerimonia di premiazione programmata nel mese di aprile.
La notizia è stata notificata a Vincenzo Ursini, presidente del sodalizio culturale catanzarese, dal Consigliere Capo del Servizio per i Rapporti con la società civile del Quirinale, dottoressa Giovanna Ferri.
“Tale riconoscimento – ha commentato Ursini – premia non solo i nostri quotidiani sforzi a sostegno della cultura del nostro territorio, ma anche quelli di tutti coloro che continuano a credere nella poesia più autentica e viva e partecipano con entusiasmo alle iniziative dell’Accademia dei Bronzi. Se il premio “Alda Merini”, in sole due edizioni, è diventato il primo concorso in Italia per numero di adesioni, è soltanto perché, sin dall’inizio, abbiamo effettuato scelte oculate, premiando solo autori di altissima qualità, anche sconosciuti. La medaglia del Presidente Giorgio Napolitano ci stimola a continuare con determinazione sulla strada intrapresa, quella del merito; l’unica che da 30 anni ha caratterizzato l’attività culturale dell’associazione che ho l’onore di presiedere, unitamente a Titta Scalise, Mario Cosco, Mauro Rechichi, Nazzareno Bosco, Silvestro Bressi e tanti altri amici che quotidianamente offrono gratuitamente il loro alto contributo culturale.
La conferma della grande fiducia che gode ormai tra gli addetti ai lavori il sodalizio culturale catanzarese arriva anche dalle pagine Facebook dell’Accademia dei Bronzi e di Vincenzo Ursini sulle quali ogni giorno decine numerosi poeti e amanti della poesia lasciano centinaia di messaggi di condivisione e apprezzamento.
“La medaglia del Presidente Napolitano – dice Grazia Calabrò, autrice del logo ufficiale del premio Merini – è un bellissimo e meritatissimo riconoscimento”, mentre Angelina Russo di Casteluccio Inferiore porge gli auguri “per questo importantissimo risultato” a tutto il consiglio direttivo. Sulla stessa lunghezza d’onda Rosanna Marani di Milano, Maria Pia Furina di Soverato, Maria Pompea Carrabba di San Paolo di Civitate, Fabrizio Carollo di Marzabotto, Patrizia Concu di Decimomannu, Donata Fusar Poli di Chieve, Maria Rosaria Colicchio di Napoli, Donatella Ronchi di Treviglio, Carmela Vincenza Ruvio di Modica, Paola Vigilante di Roma, Lucia Visciglia di Corigliano Calabro, Emanuela Riva di Locate Varesino, Caterina Conidi e Mery Florio di Roma, Francesco Saverio Capria e Franca Lamanna di Catanzaro, Caterina Tagliani di Sellia Marina, Elena Verzì di Borgia, Daniela Ferraro di Locri, Maria Concetta Giorgi di Cesenatico, Angela Petriccione di Genzano, Ilaria Celestini di Brescia, Annamaria Dulcinea Pecoraro di Reggello, Stefania Peverati di Paderno Dugnano, Alessandra Peveraro di Valduggia, Diana Mayer Grego di Trieste, Lucia Di Monaco di Muravera, Francesca Dono di Milano, Tina d’Agostino e Mario Roperto di Vibo Valentia, Caterina Rizzo di Pizzo, Alberto Di Palma di Aversa, Rosalba Di Vona di Sora, Mariella Buono di San Cataldo, Lidia Filippi di Bolzano, Antonio Frangipane, Tina Suriani e Pasquale Pipicelli di Soverato, Fausto Marseglia di Marano, Sonia Mogno di Scorzè, Emanuele Paceschi di Colbordolo, Anna Rachele Ranieri di Terzigno, Sofia Ruta di Modica, Luisa Scardellato di Odezzo, Lucia Succi di Castelfiorentino, Iole Testa di Casalgiove, Francesco Troyli di Roma, Anna Verlezza di S. Maria a Vico, Francesco Zaccone di Girifalco. Ma sono tantissimi, dicevamo, i poeti che hanno condiviso gli scopi dell’iniziativa dell’Accademia dei Bronzi.
Insomma, un gruppo diversificato di persone che amano la poesia e che attraverso il premio Alda Merini lanciano importanti messaggi d’amore e di pace; messaggi raccolti nell’antologia “Mille voci per Alda” che sarà ufficialmente presentata nel corso della premiazione.
“L’adesione del Capo dello Stato – conclude Vincenzo Ursini – premia tutti i nostri sforzi e vale sicuramente molto di più di quei contributi pubblici che ci sono stati negati con motivazioni oserei dire banali”.
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