Questo post é stato letto 24200 volte!
Sabato 2 febbraio alle 20.45, e in replica domenica 3 febbraio alle 18, andrà in scena al Teatro Politeama di Lamezia Terme la commedia in due tempi in vernacolo napoletano “C’è un francese, un inglese e un napoletano” della compagnia “Vulimme vulà” di Pozzuoli (Napoli).
La commedia, inserita nel ricco cartellone della seconda rassegna “Vacantiandu” promossa dall’associazione teatrale “I Vacantusi” e dal Comune di Lamezia, è diretta da Roberta Principe.
Nel buio della notte, in un campo profughi di un paese mediorientale, tre militari – un inglese, un francese e un napoletano – si apprestano a sorteggiare chi di loro si dovrà impegnare in una delicata missione di salvataggio. La sorte – dea capricciosa e meschina – sceglie il napoletano Salvatore e lo trasforma nell’eroe che, per salvare la vita ad una ragazza incinta abbandonata da un tenente inglese disperso o fuggito, dovrà portarla prima all’altare e poi in Italia, a casa propria. Un gesto umanitario, un matrimonio pro-forma, certo, ma che getta su tutte le furie la decennale fidanzata di Salvatore, Nunzia detta Noemi. Sembrerebbe l’inizio di una barzelletta ma solleva, strada facendo, un polverone di equivoci e girotondi comici, ingerenze familiari tipiche partenopee ed il tutto sullo sfondo della tragedia delle tragedie: la guerra.
Al centro, Salvatore, il protagonista, il Napoletano dal cuore grande per antonomasia. Il più riottoso di tutti ma dai cui atteggiamenti è facile intuire quanto poco eroismo (ma anche quanta poca retorica…) alberghi nel suo cuore. Nonostante il luogo, l’ambientazione, il tutto sembra immerso in un’atmosfera partenopea che chiama all’esagerazione, dei modi e dei toni, anche se la commedia si mantiene su un registro estraneo alla volgarità. Questo è il lavoro messo in scena dalla Compagnia “Vulimmvulà” diretta da Roberta Principe, che riesce a raccontare al pubblico un dramma ma facendolo sorridere come se stesse raccontando solo una barzelletta, mentre lascia i loro cuori gonfi di quell’amore immenso e radicato che si respira in ogni scena del racconto.
La compagnia Teatrale “Vulimme Vulà” nasce da un’iniziativa di volontariato, in un centro sociale, con l’obiettivo di avvicinare le persone alla cultura teatrale, e all’arte in generale. Il nome “Vulime vulà”, esplicitamente partenopeo, vuole rappresentare, attraverso il suo suono musicale e gioioso, l’entusiasmo e la voglia di crescere, che tiene vivo il nostro gruppo, caratterizzato da un forte sentimento di affetto e stima reciproca. Oltre a questo motivo, naturalmente, è stato scelto un nome Napoletano, per la voglia della Compagnia di affermare la tradizione e la cultura della loro terra.
Questo post é stato letto 24200 volte!