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L’Associazione Italiana Celiachia denuncia il prolungamento del blocco dell’erogazione degli alimenti senza glutine a Catanzaro, il cui danno cade sui celiaci di Catanzaro e le loro famiglie.
Federfarma non accoglie le proposte scaturite dall’incontro promosso dal Comune di Catanzaro, tra la stessa organizzazione dei proprietari di farmacia e l’Assessorato alla Sanità della Regione Calabria. La serrata ai danni dei pazienti celiaci, gli unici che, senza colpe e responsabilità, subiscono il danno maggiore, vedendosi negare un diritto ad essi riconosciuto dalla legge dello Stato, continua, quindi, a Catanzaro.
Resta quindi sospeso il servizio essenziale che le farmacie sono chiamate a svolgere in Calabria, dove ancora, in ritardo rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia, detengono il monopolio della distribuzione degli alimenti senza glutine.
Non è ancora attuata in Calabria infatti la delibera regionale del giugno scorso, che dava possibilità alla grande distribuzione ed ai negozi specializzati di erogare gli alimenti senza glutine ai celiaci.
“La proposta dell’Assessorato non era la soluzione a tutti i mali, ma di certo è una proposta che dimostra la disponibilità a superare i problemi ed a garantire anche ai farmacisti i loro interessi economici legittimi” dice la Presidente di AIC Calabria.
“Accoglierla e permettere ai celiaci l’accesso al loro diritto sarebbe stato da parte di Federfarma la manifestazione del suo ruolo sociale di strumento di accesso alle cure, un diritto essenziale, stabilito dalla legge e a salvaguardia della salute dei pazienti celiaci, per i quali la dieta senza glutine è pari ad una terapia salvavita. L’Italia e la sanità pubblica nazionale ci guardano, Catanzaro e la Calabria diventano un esempio negativo nella gestione della salute dei pazienti celiaci. AIC farà ogni possibile azione per tutelare i celiaci calabresi e anche per favorire il dialogo tra le parti interessate”.
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