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Questo è quanto afferma il candidato alla presidenza della regione Gianni Speranza “Sento il bisogno, io per primo, di ringraziare tutte le associazioni e i cittadini che hanno promosso il giudizio davanti al TAR Calabria, così si è ottenuta l’ordinanza che impone alla Stasi di convocare entro dieci giorni le prossime elezioni regionali. E’ dovuto intervenire il TAR per mettere fine, speriamo, all’indecenza di questi mesi. Quanto, spesso da soli, siamo andati dicendo in queste settimane e negli ultimi giorni e cioè che in Calabria da mesi si stava assistendo al sequestro delle istituzioni e ad una vera e propria emergenza democratica, a cinque mesi dalla condanna di Scopelliti, ha trovato, nell’ordinanza di ieri del TAR un’autorevole conferma. – E’ un brutto colpo per quelle forze politiche calabresi che attraverso mesi di inutili dibattiti, leggi chiaramente incostituzionali, nomine, cavilli burocratici, trasversalismi, hanno fatto di tutto per evitare il voto e continuare a governare come se nulla fosse. Leggendo l’ordinanza risulta addirittura chiaro che la Stasi ha persino ottenuto il via libera per le elezioni dalla Corte D’appello di Catanzaro il 25 agosto scorso ma non ha poi indetto le elezioni. Ora non ci sono più alibi per nessuno. Mi auguro sinceramente, che “il partito del votiamo più in là”, che rappresenta chiaramente una delle manifestazioni del partito unico trasversale in Calabria, adesso non si metta in moto aggrappandosi ad appelli in Consiglio di Stato o ad altre manovre dilatorie nel disperato tentativo di continuare con il tirare a campare. E’ bene che finisca anche l’ammuina delle primarie istituzionali e i giochini di queste settimane. Se non ci sono più neppure i soldi necessari per le operazioni di voto per queste primarie, come sostiene la Stasi, perchè allora le hanno riconvocate?
Ho letto sulla stampa le dichiarazioni di Magorno, Oliverio e Callipo di queste ore.
Era ora! Dal primo giorno ho posto sempre il problema della data delle elezioni ed ho chiesto al PD calabrese coerenza. Sulla stampa e nelle piazze ho affermato che la priorità era ritornare al voto e ridare la parola ai calabresi.
La Calabria con la vicenda di questi mesi ha toccato il fondo, come se non bastassero tutti i record negativi drammaticamente conseguiti in questi anni di governo fallimentare del centrodestra. E’ ora di cambiare davvero e per farlo abbiamo bisogno di una nuova etica e morale politica di un centrosinistra ampio plurale e attento ai bisogni e alle esigenze dei più deboli e degli svantaggiati. Da oggi il centrosinistra non deve continuare a sciupare la possibilità di vincere le elezioni”.
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