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E’ stato il segretario provinciale della Federazione di Catanzaro Enzo Bruno a tagliare simbolicamente il nastro della Festa dell’Unità della provincia di Catanzaro.
Una tre giorni di dibattiti, eventi culturali, manifestazioni musicali che, per gli organizzatori, diventano “un momento di confronto e riflessione per recuperare l’idea di comunità che il Pd vuole recuperare anche nella provincia all’insegna dell’unità e della partecipazione per costruire al meglio il progetto alternativo al centrodestra nel Capoluogo di regione che vuole essere tale e non solo sulla carta”.
“Il Pd vuole mandare un segnale concreto a questa città che non è governata da anni e stenta ad individuare e quindi esercitare il suo ruolo – ha sostenuto il segretario provinciale democrat – e abbiamo scelto proprio Galleria Mancuso che doveva essere il salotto buono della città mentre è diventata una periferia estrema: noi saremo il partito che punta alla valorizzazione del cuore della Calabria a partire dal Capoluogo”.
“Il nostro è un grande partito – ha detto ancora il segretario Bruno affiancato sul palco dai componenti della segreteria provinciale e poi raggiunto dal segretario dei giovani democratici, Domenico Giampà e dal consigliere regionale Antonio Scalzo -, non si scontra ma è democratico e le dinamiche devono essere ricondotte all’interno. Il Pd è la casa di tutti. Insieme vogliamo costruire un progetto alternativo al centrodestra, partendo dagli Enti dove abbiamo responsabilità di governo e guardando all’Area centrale della Calabria, proprio nel rapporto tra le due grandi città che costituiranno l’area vasta”.
E di Catanzaro ha ampiamente parlato il presidente Oliverio intervistato da Filippo Veltri. “Catanzaro è una città bellissima. Una parte importante della storia della Regione che il combinato disposto della guida di centrodestra alla Regione e al Comune ha spogliato”. Proprio il trasferimento degli uffici regionali a Germaneto – ha aggiunto Oliverio – ci offre l’occasione di aprire un dibattito sul rilancio della città e il recupero delle sue funzioni a partire dalle scelte urbanistiche che devono farsi sul patrimonio edilizio. E’ il momento di fare delle scelte precise in tal senso”. In merito alla situazione alla Sacal, la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme, il Governatore ha sostenuto che “ha bisogno di un management senza ombre che gestisca in maniera manageriale. Un avviso di garanzia non è una condanna, ma bene hanno fatto Enzo Bruno e Gaetano Pignanelli a chiedere le dimissioni del cda proprio per sgomberare il campo da dubbi e sospetti”. Parlando del commissario alla sanità Scura, Oliverio ha sostenuto che “al commissario ad acta alla sanità non ho nulla da chiedere se non un cambio di rotta tangibile che al momento non si vede”. “Da cinque anni la sanità è commissariata, si è invertita la qualità dei servizi. Non notiamo alcun miglioramento per la tutela del diritto alla salute dei calabresi – dice ancora il presidente – I passi in avanti sui conti hanno comportato passi indietro sulla qualità, ad esempio è cresciuta la mobilità passiva. Scura non è il Re Mida, dovrebbero esserci segnali di inversione di tendenza che non ci sono”.
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