Questo post é stato letto 31060 volte!
Tutto pronto al teatro comunale di Badolato per la ripresa, dopo la parentesi estiva, della residenza “MigraMenti” della compagnia Teatro del Carro.
Sarà una doppia sfida quella che la compagnia affronterà: prima di tutto per il confronto con un genere nuovo e mai praticato sotto la direzione di un altro regista, poi per il dover confermare e dare continuità all’importante ruolo culturale e sociale che la Residenza ha avuto nel primo anno di lavoro.
La Compagnia ha deciso infatti di ripartire con la prima della nuova produzione della residenza : lo spettacolo “Arlecchino Deucalione – Approdo in Magna Graecia” di Michele Monetta che ne ha curato la riscrittura scenica in chiave di teatro contemporaneo da “Arlequin Deucalion” di Alexis Piron. Lo spettacolo, che si avvale della prestigiosa regia dello stesso Monetta, andrà in scena sabato 7 alle 21.00 e domenica 8 settembre alle 18.00, dando il via di fatto all’ultima parte della programmazione della seconda annualità di MigraMenti, diretta da Anna Maria De Luca e Luca Maria Michienzi, per il Comune della cittadina jonica nell’ambito del sistema regionale delle residenze teatrali della Regione Calabria, finanziate con i fondi dell’Unione Europea.
Quello che sarà messo in scena dalla residenza di Badolato è il frutto di un complesso lavoro che parte dalla Commedia dell’arte – il testo è tratto da un’opera teatrale del ‘700, riprendendo il mito greco del figlio di Prometeo, Deucalione -, e approda alla recitazione oltre che in italiano, in calabrese, arbereshe e francese, sfruttando i ritmi della lira calabrese, dei fischiotti e delle tammorre, insieme alle percussioni e alle danze popolari del sud Italia, utilizzando le maschere tragiche e comiche, e la pantomima. Una prova del fuoco per Luca Michienzi che si confronta con la complessa abilità necessaria alla commedia dell’arte, affiancando l’altra protagonista, Anna Maria De Luca, che ha curato anche le scene. Insieme a loro, sul palco, ci saranno altri giovani attori e musicisti calabresi come Pierpaolo Bonaccurso, Josephine Carioti, Lucia Cristofaro e Fabio Tropea, che per Arlecchino ha seguito il linguaggio musicale.
A guidarci in questo racconto di Arlecchino, unico superstite dell’umanità dopo un grande diluvio, che dovrà ripopolare la Terra grazie a una misteriosa formula rivelatagli dalla dea Themis, c’è un regista che è la Commedia dell’arte oggi in Italia, Michele Monetta. Protagonista di un ricco laboratorio che si è svolto tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2013, proprio a Badolato, Monetta è attore, regista e insegnante di Mimo corporeo tecnica Decroux – del quale è stato allievo -, di Maschera e Commedia dell’Arte, specializzato in Pedagogia teatrale. Co-fondatore e co-direttore del Centro internazionale di ricerca sull’attore, attualmente collabora, tra gli altri, con il professore Marco De Marinis e con il Dams di Bologna, con il Teatro Eurasiano di Eugenio Barba, ed è docente all’Ecole Atelier Rudra Bejart di Losanna e all’Accademia nazionale di arte drammatica Silvio D’Amico di Roma.
Per “Arlecchino Deucalione”, Monetta ha ideato anche i costumi, confezionati da Mariella Bruzzese. Alla messa in scena dello spettacolo hanno collaborato anche Gianni Grasso che ha curato le luci, Greta Belometti assistente alla regia, Maria Laura Buonocore che ha realizzato la maschera di Arlecchino, Nino Pracanica che realizzato le altre straordinarie maschere contemporanee utilizzate dagli altri personaggi. L’organizzazione è di Franco Marzocchi. Alla realizzazione dello spettacolo hanno collaborato Icra project e il calabrese Teatrop.
Questo post é stato letto 31060 volte!