La
Calabria è la regione meno industrializzata d'Italia; dà una
misura del ritardo in questo ambito anche il fatto che, con
una popolazione che rappresenta poco più del 3% di quella
nazionale, il reddito prodotto dalle industrie è di poco superiore
all'1%. Ha un ruolo assolutamente marginale l'industria di
base; le rare aziende (chimiche, meccaniche, metallurgiche)
si concentrano in pochissime aree, come Crotone e Vibo Valentia.
Maggiore diffusione hanno le aziende alimentari, tessili,
del legno. Ha un certo rilievo, anche se appare oggi ridimensionato,
il settore edilizio, legato alla fuga dalle campagne e alla
conseguente espansione urbana, ma anche al turismo. Sono comunque
per la quasi totalità aziende con un numero molto esiguo di
addetti. |