Raccolta
delle arance, Calabria Settore trainante per l’economia della
Calabria, l’agricoltura annovera tra le colture più redditizie
e diffuse l’olivo, la vite e gli agrumi, dei quali la regione
è la seconda produttrice nazionale dopo la Sicilia.Malatesta/Farabolafoto
Il
numero degli addetti (16%) è esattamente il doppio della media
nazionale; in termini di reddito prodotto, i valori medi restano
molto bassi. Tuttavia, a partire dagli anni Cinquanta, varie
pianure costiere sono state bonificate, soprattutto sullo
Ionio, mentre grandi opere idrauliche hanno permesso l'irrigazione
di vasti comprensori (nelle valli del Crati e del Coscile,
ad esempio); i buoni terreni sono tuttavia ancora scarsi e
in più sono variamente dislocati nel territorio, mal collegati
dalle strade rurali, se non del tutto isolati tra di loro.
Tra le altre principali cause dei perduranti ritardi nel settore
agricolo si annoverano la scarsità di capitali e l'eccessiva
frammentazione dei fondi agrari (in genere misurano pochi
ettari), fattori che non permettono di razionalizzare le colture,
di avviare una diffusa commercializzazione o di sostenere
un'adeguata attività di trasformazione manifatturiera.
PRODUZIONE DI AGRUMI
La
Calabria vanta il secondo posto dopo la Sicilia per la produzione
di agrumi in Italia, in particolare di clementine, cedri e
bergamotti.
Alla
cerealicoltura estensiva si accompagna l'orticoltura (patate,
finocchi, melanzane ecc.). La Calabria è la seconda produttrice
in Italia di agrumi (dopo la Sicilia; in particolare ha il
primato per le clementine, i cedri e i bergamotti) e di olive
(dopo la Puglia); più ridotta è la viticoltura, che fornisce
uve da tavola e anche vini di qualità, tra cui ad esempio
il Cirò.
PRODUZIONE DI OLIVE,
Calabria Per la produzione di olive la Calabria è seconda
solo alla Puglia. Consumate al naturale, in salamoia o spremute
per ricavarne il pregiatissimo olio, le olive stanno alla
base dell'alimentazione mediterranea, nota ovunque per il
gusto e la genuinità dei suoi piatti.
COSPICUE RESTANO LE RISORSE FORESTALI:
l'utilizzo delle aree boschive è affidato a un'apposita azienda,
la Forestale appunto, che ha funzionato spesso da serbatoio
di manodopera in una regione a forte disoccupazione. Benché
depauperati, i boschi della Calabria forniscono buoni quantitativi
di legname da lavoro e altri prodotti.
L'allevamento
si basa sugli ovini e sui caprini, ma è poco sviluppato, così
come la pesca, fatto abbastanza strano per una regione cui
lo sviluppo costiero assegnerebbe in teoria una vocazione
marittima; tipica è la pesca del pesce spada. |