Vacanza al mare al di là dello Stretto: in Sicilia le destinazioni più low cost

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La Sicilia è sicuramente una delle destinazioni più apprezzate dagli italiani e dagli stranieri per trascorrere qualche giorno di relax estivo (e non solo!). D’altronde, è sufficiente dare uno sguardo alla cartina di questa regione per rendersi immediatamente conto che esistono centinaia di diverse possibilità per poter trascorrere piacevolmente le proprie vacanze al mare da soli, con la propria famiglia o con gli amici.

Lungo l’intera linea costiera di questo territorio è possibile disporre di un invidiabile numero di offerte, con prezzi che potranno soddisfare qualsiasi tipo di desiderio. Lo stesso dicasi, peraltro, anche per l’entro terra: una combinazione vincente per una regione sempre più al centro delle preferenze mondiali.

Quanto costa una vacanza in Sicilia?

Per scoprirlo abbiamo domandato agli esperti di Holidu, che in una recente osservazione ha analizzato i prezzi delle case vacanza di oltre 300 destinazioni in Italia e nel mondo. Scoprendo – tra gli altri spunti di particolare interesse – che una vacanza in Sicilia costa molto meno di quanto pensiate!

Quanto costa fare le vacanze in Sicilia

Andiamo con ordine. Dall’analisi statistica di Holidu abbiamo capito che in linea di massima la parte settentrionale dell’isola dispone delle località marittime che vantano i più elevati costi stagionali. In particolar modo, le località della provincia di Trapani hanno un costo medio giornaliero di 138 euro, precedendo così di pochi euro le località della provincia di Messina con 135 euro. Si può invece spendere di meno, anche in virtù di una maggiore ampiezza delle proposte di servizio, nelle località che ricadono nella provincia di Palermo, dove la spesa media è di 119 euro durante l’alta stagione.

Insomma, ipotizzando sempre l’alta stagione, nella provincia più economia del nord della regione si spende quando si pagherebbe nella provincia più cara del sud, Siracusa, con 120 euro, davanti a Ragusa, con 119 euro. 

Di contro, sono in assoluto le località più economiche quelle che rientrano nelle province di Enna e di Caltanissetta, dove la spesa media giornaliera in alta stagione è di 71 euro e di 77 euro. “Colpa” – se così si può dire – della loro maggiore distanza dal mare, e dal fatto che, dunque, durante i mesi più caldi si preferisca una destinazione più prossima alle coste.

Sicilia o Sardegna? Ecco dove si spende di meno

Espandendo il panorama analitico, Holidu ci informa che la Sicilia è al 12mo posto in Italia per quanto attiene i costi degli affitti stagionali, con una spesa media di 131 euro per l’alta stagione contro i 98 euro della bassa stagione, e un differenziale tra agosto e settembre pari al 25%.

Con tali valori, la Sicilia “vince” lo scontro diretto con l’altra grande isola italiana, la Sardegna, che invece si dimostra più cara, con un prezzo medio di 165 euro in alta stagione. Sempre meno, comunque, di quanto non avvenga in Veneto, con 177 euro, e in Trentino-Alto Adige con 167 euro.

Ad ogni modo, al di là dei dati di estrema sintesi, dal report di Holidu emerge come la Sicilia sia in grado di fornire un ventaglio di alternative più soddisfacente di altre regioni, e prezzi mediamente più concorrenziali nei periodi più ambiti dell’anno, per quanto attiene le località costiere e tipicamente vacanziere.

Si va così dai 110 euro per un alloggio in alta stagione a Porto Empedocle ai 130 euro per Punta Secca, mentre tra le altre principali regioni meridionali prese in esame, la più cara è Punta Prosciutto, in provincia di Lecce, con costo medio stagionale di 204 euro per una casa vacanze in alta stagione, davanti ai 171 euro di Torre Lapillo e ai 167 euro a Baia Verde.

Quanto costa soggiornare nelle località più famose

Soffermiamoci dunque sulle località più famose della Sicilia, ovvero quelle in cui la domanda per affitti di case vacanza è certamente più elevata della media.

In tale rinomato ambito, si sale subito ai 191 euro di Taormina e ai 158 euro di San Vito Lo Capo, che sono ampiamente le due località più care della regione durante l’alta stagione estiva. Di contro, si spende molto di meno a Sciacca, con un costo medio di 83 euro in alta stagione e 77 euro in bassa stagione. Si spende invece (un po’) di più a Gioiosa Marea con 91 euro in alta stagione, e Monte Etna con 99 euro in alta stagione.

Naturalmente, il discorso cambia – e di tanto! – se ci spostiamo negli arcipelaghi per cui la Sicilia è nota in tutto il mondo, e che anno dopo anno acquisiscono un crescente interesse vacanziero. Per esempio, nelle Eolie i prezzi schizzano ben presto sui 450 euro di Panarea, che si fregia del titolo di isola con il più elevato costo degli affitti durante l’intero arco dell’anno, e con la particolarità di avere prezzi più elevati a settembre rispetto che ad agosto (+13%), grazie anche ad un clima straordinariamente favorevole.

Si spende invece più della media, ma senza arrivare agli eccessi di Panarea, a Stromboli, anch’essa nelle Eolie, con un prezzo medio in alta stagione pari a 241 euro. Chi vuole risparmiare, pur senza rinunciare alla straordinaria qualità del territorio, può invece puntare la bussola sua Levanzo, nelle Egadi, con un prezzo medi per abitazione in bassa stagione pari a soli 72 euro, ovvero un settimo di quello che avviene a Panarea. Ottime le opportunità anche ad Ortigia, isola più economica di tutte quelle presenti negli arcipelaghi siciliani, con un prezzo medio di 100 euro sia in alta che in bassa stagione

Vacanze a settembre, ecco dove si risparmia di più

Sono sempre di più gli italiani che stanno riscoprendo il piacere di partire nel mese di settembre, un periodo ancora molto favorevole sul fronte climatico, e che può regalare degli sconti tariffari davvero notevoli. Ma dove si risparmia di più in coda d’estate?

Partendo proprio dalla Sicilia, scopriamo come nella regione si possa risparmiare circa un quarto rispetto al costo degli affitti, rispetto alla media nazionale, grazie a un differenziale tra agosto e settembre comunque notevole, pur non in grado di arrivare al -45% che si è soliti ottenere in Sardegna, regione con la maggiore escursione di valore.

In termini di statistiche provinciali, è la provincia di Rovigo a realizzare un gap di quasi il 60% tra alta e bassa stagione, davanti a Olbia e Ferrar, dove ci si ferma al 40%. Per quanto poi attiene le singole località, a Forte dei Marmi i prezzi sono tagliati del 50%, così come a San Teodoro e Bibione.

E fuori dall’Europa? Ampliando lo spettro d’analisi a tutto il vecchio Continente, l’Italia h un prezzo intermedio degli affitti di case vacanza in alta stagione pari a 157 euro, mentre in Islanda, nel Regno Unito e in Irlanda i prezzi sono sicuramente maggiori, compresi tra 200 e 230 euro.

Se si vuole massimizzare il risparmio per le proprie vacanze europee con soggiorno in abitazione, val dunque forse la pena puntare più a Sud, in Albania, con un costo medio di 56 euro a notte in alta stagione e 44 euro a notte a settembre. Se invece preferite il Nord Europa, contrariamente a quanto si possa pensare è la Svezia a offrire le migliori opportunità per poter trascorrere qualche giorno di relax senza falcidiare troppo il proprio portafoglio!

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.