Un pensiero a Maria: preghiere Mariane di Don Francesco Cristofaro

preghiere madonna

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«La pregavo, la invocavo, la supplicavo perché mi concedesse la grazia della guarigione fisica, ma solo silenzio. La grazia non avveniva. Non la meritavo? Non ero un bravo bambino? Cosa avevo fatto di male per non essere esaudito?». Queste le domande che il piccolo giovane Francesco si ripeteva in continuazione ma, dall’altra parte, come afferma lui «solo assordante silenzio». E si, perché il disegno tracciato era un altro. La Vergine Maria stava pian piano conducendo per mano Francesco nel cuore di suo Figlio Gesù e lui non lo poteva sapere.

Era il 9 Aprile 2006 quando nella Parrocchia Madonna del Carmine in Uria (frazione del comune di Sellia Marina), per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Sua Eccellenza Monsignor Antonio Ciliberti, Don Francesco Cristofaro si consacrava per sempre al Signore: «Tu sei sacerdote per sempre».
Il 9 Aprile prossimo, i primi 10 anni di sacerdozio. Ci spiega don Cristofaro: «Come non avere un pensiero per Colei che mi ha preso per mano e ha salvato la mia vita, la Vergine Maria Madre della Redenzione?»

Ecco, allora il libro: “Un pensiero a Maria. Preghiere Mariane”. dire a tutti che «Maria Santissima è mia
Madre e di questa Madre amabile ne sono innamorato. Come presentare alla pietà cristiana tutto questo immenso, sconfinato mistero che avvolge al Vergine Maria, in cui anche noi siamo avvolti? Ecco l’idea che penso sia la più attuabile. Prendere alcune preghiere che la Chiesa le rivolge, l’Ave Maria, il Magnificat e la Salve Regina, e cercare di far comprendere al lettore il mistero della Madre di Gesù».

Ogni pagina ne diverrà una meditazione. Il lettore troverà sempre un pensiero iniziale con un invito alla riflessione e una preghiera finale. Le pagine sono arricchite con le preghiera dei grandi santi devoti a Maria e con alcuni Meditare mariani di Maria Marino Ispiratrice e Fondatrice del Movimento Apostolico, nel cui grembo è nata ed è maturata la vocazione sacerdotale di Don Cristofaro. In ogni pagina scaturisce come in una fioritura di primavera, una meditazione, fiore prezioso della preghiera. Ogni pagina prende il fedele per mano e lo accompagna nella comprensione del mistero Mariano.

Se non conosciamo chi è la Madre di Dio, a che serve conoscere le altre cose? Se Dio ha onorato così grandemente la Madre del Figlio suo, da non avere nel cielo una sola grazia da poterle donare ancora, possiamo noi lesinare una misera lode oppure pensare che celebrando questa stupenda opera di Dio si toglie onore a Cristo, se Cristo è il suo frutto? Finché non comprenderemo chi è veramente la Madre di Dio, mai comprenderemo qualcosa di Dio, di Cristo, dello Spirito Santo. Mai entreremo nella verità della Scrittura e mai sapremo chi è il cristiano. Noi ci conosciamo dalla Madre. Sapendo cosa Dio ha fatto per Lei, sapremo anche cosa il Signore vuole fare per noi. Noi siamo da Dio per Maria. Dio vuole che anche noi siamo un suo frutto.

Ricorda l’autore «Ho scritto da devoto della Vergine Maria, da persona salvata dal suo amore misericordioso, da piccolo strumento che un giorno accettò di “ricordare la Parola di suo Figlio Gesù che il mondo ha dimenticato».

Il libro edito dalla TAU sarà disponibile in tutte librerie dalla prima metà di Aprile e sarà presentato ufficialmente, il 9 Aprile a Simeri (frazione di Simeri Crichi – Cz) nel corso dei festeggiamenti per l’anniversario sacerdotale. Alle 18,00 nella Chiesa Santa Maria Assunta, l’autore in dialogo con la giornalista Maria Giovanna Saladino, aprirà il suo cuore e racconterà la sua testimonianza.

Il giorno seguente, il 10 aprile, alle ore 17,00 nella Chiesa San Massimiliano Kolbe (Cz) alla presenza di Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, durante il Convegno “Campioni di Vita”, alla presenza di Antonio Gaspari, Direttore di Zenit.org e di illustri esponenti del mondo dello sport, anche don Cristofaro porterà la sua testimonianza di sacerdote con disabilità motorie.

Vogliamo chiudere questo pezzo con le parole di Don Francesco: «Oggi Don Francesco non è più quel ragazzo che fino all’età di 18 anni non aveva il sorriso sulle labbra. Oggi sorridere sempre a tutto e a tutti. Non importa il passato. Importa l’oggi. Ciò che sei e, soprattutto, ciò che puoi e devi fare. Gesù ti chiama come sei per farti diventare come vuole lui. Io voglio essere come vuole lui. Noi siamo la gloria del Dio vivente, noi siamo i suoi strumenti in mezzo al mondo».

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