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Il provvedimento di chiusura del tribunale di Rossano – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – è stato al centro di un incontro del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, terminato da poco. Al tavolo dei lavori, con il Governatore della Calabria, il senatore Tonino Gentile, l’assessore regionale al bilancio Giacomo Mancini, il consigliere regionale Fausto Orsomarso ed a rappresentare le problematiche del territorio l’onorevole Giovanni Dima, il consigliere regionale Giuseppe Caputo ed il Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti.
Unanime il giudizio negativo sul provvedimento del Ministro Severino che non si è attenuto alle decisioni delle commissioni giustizia di Camera e Senato che di fatto salvavano il tribunale di Rossano. E’ stata ribadita la forte volontà dei presenti di contrastare la decisione ministeriale. Al Presidente della Regione è stata proposta la possibilità di un ricorso alla Corte Costituzionale e Scopelliti ha manifesto la volontà di appoggiare questa ipotesi. Nel corso dell’incontro è stato detto che “non è tollerabile questa decisione che offende la città di Rossano, tutto il comprensorio della sibaritide, ed il tribunale dopo 150 anni di attività non può essere cancellato, poiché si trova in una zona ad alta densità criminale”.
E’ stato sottolineando che la deputazione parlamentare calabrese dovrà produrre ogni sforzo a partire dalla ripresa dei lavori, affinché il Governo possa modificare la decisione. Dal punto di vista politico è stato messo in evidenza che sin dal primo momento il Pdl, con il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri, ha contrastato questa decisione. Durante la riunione è emerso l’auspicio che anche Udc e Pd regionali possano appoggiare questa battaglia a difesa del tribunale di Rossano a cominciare dall’incontro previsto domani, come annunciato dall’onorevole Dima “con il senatore Trematerra, un esponente del Pd regionale ed i 19 sindaci del comprensorio”.
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