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Il sottosegretario alla Presidenza, con delega alla protezione civile Franco Torchia, interviene – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – nel merito delle numerose dichiarazioni di politici, locali e nazionali, che chiedono l’assunzione di responsabilità da parte della Regione per contribuire finanziariamente alla gestione dell’emergenza dei migranti di Rosarno, e si dice convinto che “la questione continua ad essere strumentalizzata per questioni di visibilità politica di qualcuno e che scaricare costantemente le responsabilità della situazione sull’amministrazione regionale è diventato ormai lo sport ufficiale più praticato nella Piana di Gioia Tauro”.
“È chiaro che – aggiunge Torchia – di fronte al forte aumento dei flussi di extracomunitari, che nelle ultime settimane si sono riversati nella zona, le difficoltà delle amministrazioni locali per l’accoglienza sono diventate enormi e nessuno può pensare che possano fare da soli. Ma non si può nemmeno pensare che bastino gli aiuti della Regione per disinnescare quella che potrebbe diventare una crisi umanitaria. Voglio ricordare – ribadisce ancora il sottosegretario – che sin dall’inizio la Regione, nella persona del Presidente Giuseppe Scopelliti e attraverso la Protezione civile regionale, ha prestato la massima attenzione al problema.
Abbiamo fornito sempre la nostra assistenza e la massima disponibilità per sostenere i sindaci che sono in prima linea, anche con le limitate risorse di cui disponiamo. In particolare, l’installazione dei moduli abitativi in località Testa dell’Acqua a Rosarno sono stati messi a disposizione della Protezione civile regionale che ha contribuito a installare anche la tendopoli di San Ferdinando.
Ma l’impegno era esclusivamente temporale, così come ho sempre avuto modo di evidenziare in tutti gli incontri a cui ho partecipato. Mi spiace – dichiara il l’esponente regionale – che i sindaci di Rosarno e di San Ferdinando che conosco e stimo per il loro impegno a favore di questi cittadini tentino in modo provocatorio di attribuire responsabilità alla Regione, pur sapendo quanto, in particolare la Protezione civile calabrese, abbia fatto per questa emergenza”.
Il sottosegretario Torchia plaude, poi, all’iniziativa dei parlamentari calabresi del Pd che, con una interrogazione parlamentare, hanno posto il problema all’attenzione al Ministro dell’Interno “anche se – precisa Torchia – l’interrogazione andava rivolta al Ministro della Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi per domandargli in quale posto sconosciuto sia stato realizzato il Villaggio di Solidarietà promesso nella sua visita effettuata nei campi di accoglienza nello scorso mese di gennaio. Comunque – chiarisce il sottosegretario – la Regione non si è limitata ad un contributo iniziale, ma negli ultimi tre anni ha sostenuto le strutture emergenziali con finanziamenti di varia natura. Ricordo i contributi a favore del comune di Rosarno per lavori effettuati per l’assistenza ai migranti, 50 mila euro nel 2010 e 25 mila euro nel 2011, i 55 mila euro a favore del comune di San Ferdinando e la somma di 100 mila euro per l’allestimento della struttura di contrada Testa dell’Acqua. Sono tutte risorse messe a disposizione per l’emergenza che, come ho avuto modo più volte di ripetere, si sarebbe dovuto chiudere dopo la stagione della raccolta degli agrumi. Invece, l’emergenza sembra diventata ormai ordinaria amministrazione”.
“Il problema della presenza di extracomunitari nella nostra regione – ha proseguito l’esponente regionale – è un problema serio che nessuno può pensare di affrontare soltanto con provvedimenti tampone o con campi di accoglienza, per la cui gestione non ci sono più risorse. La Regione sta lavorando seriamente al problema. Né sa qualcosa il sindaco di Rosarno che lo scorso anno ha sottoscritto un protocollo di intesa per la realizzazione, attraverso i Fondi Pisu a titolarità regionale, di 34 unità immobiliari da destinare a 204 extracomunitari che avranno così una dimora fissa e accogliente. Attualmente si è in fase di progettazione preliminare e possiamo ritenere che entro l’estate del 2013 potrebbero essere effettuate le gare per iniziare i lavori.
Proprio per questi motivi – afferma infine il sottosegretario Torchia – ritengo estremamente pretestuoso il richiamo fatto dal sindaco di Rosarno Tripodi alla Protezione civile per smantellare i campi. Lo avremmo già potuto fare nel mese di aprile, ma se li abbiamo mantenuti e perché siamo previdenti e sapevamo che l’emergenza si sarebbe ripresentata, così come è effettivamente successo. In quel caso non so cosa avrebbe potuto fare il sindaco di Rosarno”.
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