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Giudizi positivi sono stati espressi dai tecnici ministeriali alla Regione Calabria nel corso della riunione odierna del “Tavolo Massicci” tenutasi a Roma. All’incontro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – hanno partecipato il Presidente Giuseppe Scopelliti nella qualità di Commissario, i due sub commissari Luigi D’Elia e Luciano Pezzi con la struttura commissariale, il Dirigente generale del Dipartimento Presidenza Franco Zoccali, i dirigenti del Dipartimento salute e l’advisor contabile KPMG.
I tecnici ministeriali, sulla parte economica finanziaria, hanno rilevato positivamente una concreta rivisitazione del debito, attraverso una gestione rigorosa dei bilanci ed il dato tendenziale sin qui prodotto è in linea con il piano di rientro. In definitiva si è accertato che l’azione del Commissario ha determinato una inversione di tendenza nei confronti del recente passato. Tutto ciò dà ampi margini al Ministero per affermare che la Regione può controllare la spesa sanitaria riducendo sensibilmente il deficit.
In termini numerici, secondo le previsioni del “Massicci”, il debito per il 2011 prevederà un risparmio di circa 60 milioni di euro rispetto al 2010 e potrà essere coperto interamente dal gettito fiscale. Tutto ciò è stato possibile grazie all’importante lavoro messo in campo dalla struttura commissariale ed alle misure adottate che hanno comportato una verifica sull’attività delle aziende sanitarie con l’adozione di misure che hanno razionalizzato la spesa eliminando gli sprechi e diseconomie gestionali.
Il “Tavolo Massicci” ha altresì apprezzato il lavoro della Regione Calabria, sulla quantificazione del debito pregresso e la conseguente riconciliazione dello stesso debito, attività che ha dato risultati positivi e che ha consentito di rilevare che non tutti i crediti avanzati avevano consistenza o erano supportati da documenti contabili e, in alcuni casi, si trattava di debiti che venivano dalla gestione ante 2001 quando era in vigore la gestione finanziaria e non economico patrimoniale. Queste operazioni hanno consentito di evidenziare l’insussistenza di alcuni crediti, soprattutto non commerciali che hanno ridotto a circa 1 miliardo il debito al 31.12.2010. Il Ministero ha rilevato positivamente il lavoro di monitoraggio e lotta agli sprechi, prendendo ad esempio la task force per la farmaceutica che ha consentito risparmi e gestioni oculate nelle singole Asp.
I tecnici ministeriali hanno inoltre esaminato l’attuazione del decreto 18 sulla rete ospedaliera pubblica e del recente decreto 106 (decreto che rappresenta l’atto di programmazione e che definisce nel dettaglio il riordino del contingente dei posti letto per acuti della sanità pubblica e privata).
La Regione ha evidenziato che c’è un decremento di circa 1000 posti letto nel settore pubblico e di circa 800 nel settore privato accreditato per i posti letto per acuti. Il criterio applicato è stato quello dell’appropriatezza delle prestazioni e la popolazione presente per ciascuna Asp. Questo criterio ha determinato inoltre che per i posti letto per il trattamento dei post acuzie c’è carenza dell’offerta sul territorio con conseguente raddoppio dei posti letto che oggi sono circa 1300 di cui 570 al settore privato.
Su questo aspetto il tavolo ha chiesto un’approfondita e completa distribuzione dei posti letto relativi al settore privato specificando le indicazioni per patologia e per area territoriale in maniera tale da avere il quadro completo dell’offerta sanitaria distinta per patologia, acuti e post acuti, sia nel settore pubblico che privato. Pertanto il tavolo ha chiesto il completamento della documentazione relativa al decreto 106 con l’individuazione della rete ospedaliera pubblica. Questo consentirà lo sblocco di una prima trance della premialità dovuta alla Regione Calabria. Infine si è affrontata la problematica della Fondazione Campanella e la recente legge licenziata dal Consiglio regionale.
Il tavolo ha avanzato perplessità rilevando criticità sulla proposta della Regione in particolare sulla organizzazione generale dell’offerta sanitaria pubblica nel territorio di Catanzaro che oltre all’ospedale Pugliese Ciaccio registra la presenza dell’azienda Mater Domini. La struttura commissariale si è riservata un ulteriore approfondimento in virtù del quale fornirà una relazione ai tecnici ministeriali, evidenziando la volontà della Regione di realizzare un centro oncologico regionale.
“La Calabria sta dimostrando di aver compiuto passi da gigante sui temi della sanità – ha dichiarato il Presidente Scopelliti. Dobbiamo nel tempo consolidare questo risultato. I dati positivi sulla parte economica finanziaria dimostrano le concrete azioni della Regione e la capacità di risparmio dopo anni di sperperi. Il lavoro attento e scrupoloso della struttura commissariale e del Dipartimento ci consentirà di produrre ulteriori sforzi necessari al riordino del sistema sanitario, della rete ospedaliera pubblica e privata”.
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