Tansi: “Calabria prima in Italia per prevenzione rischio sismico”

dissesto idrogeologico

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“In una recente intervista sul Corriere della Sera, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, dott. Fabrizio Curcio, ha evidenziato che la Regione Calabria risulta la prima in Italia ad aver approvato la pianificazione regionale di emergenza nell’ambito del “Piano nazionale di soccorso per il Rischio Sismico” di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014, elogiando pertanto la Protezione Civile Regionale per gli sforzi compiuti, in poco tempo, in termini di prevenzione del rischio sismico”.
Lo ha detto il Responsabile Protezione civile regionale Carlo Tansi.

“Tali dichiarazioni,motivo di orgoglio per l’importante risultato raggiunto, ci incoraggiano e ci stimolano a proseguire sulla strada intrapresa, consapevoli che solo un’adeguata attività di prevenzione può contribuire a mitigare gli effetti di una grave emergenza sismica che potrebbe colpire in futuro la nostra Regione”.

“Per tali motivi la protezione Civile Regionale sta intensificando gli sforzi nell’ambito della prevenzione del rischio sismico puntando in particolare su due specifiche attività:
Il censimento del grado di vulnerabilità degli edifici pubblici, con particolare riferimento agli edifici scolastici. Il corretto utilizzo dei fondi destinati all’adeguamento sismico delle strutture non può prescindere da una conoscenza dettagliata dello stato di vulnerabilità delle stesse anche e soprattutto al fine di utilizzare opportuni criteri di priorità nella gestione delle limitate risorse”.
Si conclude: “Evitando inutili e dannosi allarmismi, dobbiamo però avere tutti la consapevolezza che la pericolosità sismica della Calabria deve rappresentare la nostra principale causa di preoccupazione e che, allo stato, non abbiamo altra risorsa di protezione disponibile se non l’attuazione di una adeguata politica di prevenzione. Il terremoto è un fenomeno naturale che non uccide. Ad uccidere sono le costruzioni dell’uomo che crollano se non costruite adeguatamente e dunque se non in grado di sopportare gli scuotimenti attesi”.

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Author: antonio.albanese

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