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La risposta inusitata del Presidente Scopelliti alla mia interrogazione sul trasferimento a Reggio dell’Ufficio del Commissario Straordinario Delegato per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico denota certamente un suo nervosismo, ma anche una scarsa considerazione della funzione dei consiglieri regionali e pochissima consapevolezza dello ruolo che egli stesso è chiamato a svolgere.
Per quel che mi riguarda, proprio la sua reazione, mi convince a maggior ragione di aver agito correttamente e di aver imboccato la strada giusta.
Forse il governatore pensava di intimidirmi, con la sua sortita. Gli assicuro: io andrò avanti per la mia strada nell’interesse della Calabria, non volendo peraltro confondermi con false opposizioni inciuciste, dormienti, addomesticate.
In questa storia ci sono dei fatti e una richiesta di informazioni. Scopelliti risponda nel merito, evitando scorciatoie.
È davvero paradossale che il governatore trovi strano che proprio a lui abbia chiesto se corrispondevano al vero alcune indiscrezioni giornalistiche sullo spostamento a Reggio Calabria dell’Ufficio del Commissario delegato: detto Ufficio viene istituito a seguito di un Accordo di Programma in data 25.11.2010, le cui firme in calce sono quella del presidente Scopelliti e quella dell’on. Prestigiacomo, allora Ministro dell’Ambiente.
A chi se non a lui, che ha sottoscritto quell’Accordo di programma, dovevo chiedere informazioni sull’attività dell’Ufficio di che trattasi?
Presidente Scopelliti, qui non c’entra nulla l’autonomia, sotto il profilo amministrativo e contabile, del Commissario Percolla, che è fuori discussione.
Il problema è che Lei, in quanto presidente della Giunta e sottoscrittore dell’Accordo di programma, che insieme al governo centrale si è impegnato ad attuare quegli interventi, non può dire che il trasferimento da una sede all’altra dell’Ufficio è una cosa che non la riguarda, politicamente ed amministrativamente.
Per le mie lacune in materia amministrativa mi candido invece a venire a scuola da Lei, che di competenza in questo campo ha dato gran prova negli anni in cui è stato sindaco di Reggio Calabria, meritandosi tutte le medaglie che giornalmente le vengono appuntate sul petto.
Mimmo Talarico
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