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Una manifestazione di ineguagliabile valore civile quella svoltasi il 2 Dicembre a Roma, di fronte il Ministero della Difesa e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
Nessuno aveva mai osato, infatti, prima d’ora, gridare di legalità e di giustizia sul suolo sacro del Comando Generale.
Sono stati fieri di poterlo fare il PSD (Partito Sicurezza e Difesa, promotore dell’iniziativa), il SUPU (Sindacato Unitario del Personale in Uniforme) e il COISP (Sindacato della Polizia di Stato), grazie all’autorizzazione concessagli dal Questore di Roma Francesco Tagliente.
Di questo parleremo ai Posteri.
Nobili le tematiche affrontate dall’Avv. Filomena Falsetta (Segretario regionale della Calabria del SUPU) e dal Commissario Giuseppe Pino (Segretario nazionale del SUPU), che non hanno mancato di evidenziare come i diritti inviolabili della nostra Costituzione siano barbaramente calpestati dal Governo Berlusconi, con rilevanti ripercussioni sui cittadini italiani militari, molti dei quali, soltanto per aver esercitato dei diritti costituzionalmente garantiti sono stati, e sono tutt’ora, oggetto di inchieste disciplinari a causa delle illegittime sanzioni irrogate nei loro confronti dallo Stato.
E’ grave – prosegue l’Avv. Falsetta – aver dovuto apprendere che vi sono 30000 giovani che nonostante abbiano prestato servizio nelle FFAA e nelle FFPP, servendo lo Stato con spirito di sacrificio, si ritrovano ingiustamente tra le fila del precariato, poiché posti definitivamente in congedo dall’attuale Governo, il quale ha negato loro ogni possibilità di sviluppo di carriera nei rispettivi corpi di appartenenza.
Ma, ancor più grave – continua l’Avv. Falsetta – è l’aver dovuto amaramente constatare che non disponevamo di nessun altro mezzo effettivo di tutela per far valere i diritti dei nostri precari, se non la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, alla quale il SUPU ha dovuto ricorrere a causa della sconcertante lentezza della giustizia italiana, che il Governo ha reso efficiente solo ed esclusivamente per assolvere i suoi rappresentanti politici dai reati a noi noti, malgrado tutte le sue promesse e gli impegni assunti davanti al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Anche il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica si sarebbe rivelato infruttuoso, in quanto è ormai prassi consolidata – chiosa Falsetta – quella di ratificare qualsiasi atto del Governo Italiano.
Alla manifestazione – afferma Falsetta – affacciavano volti speranzosi di giovani soldati, che confidavano in una doverosa accoglienza da parte del loro Comandante Generale (o, quantomeno, di un suo delegato), il quale, purtroppo, si è rivelato un perfetto violatore dei Diritti Umani, di quegli ideali di libertà e di emancipazione per i quali si sono battuti i suoi stessi uomini. Ai posteri dovrà dirsi anche questo.
Dai volti di quei ragazzi – conclude Falsetta – trapelava una profonda delusione, ma è stato meravigliosamente sorprendente accorgersi che non vi era stanchezza, ma un rinnovato desiderio di continuare a servire la loro Patria.
Avv. Filomena Falsetta
(Segretario Regionale SUPU Calabria)
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