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Si è svolta all’Hotel “501” di Vibo Valentia – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – la prima edizione regionale della “Cena al buio”, organizzata dall’assessorato regionale al Lavoro, formazione professionale e politiche sociali, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Calabria, intitolata “L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Nel corso della cena, dopo la consegna dei grembiuli da parte dell’assessore regionale al Lavoro FrancescantonioStillitanie della vice presidente regionale della UICI Luciana Loprete, uno dei camerieri non vedenti che hanno servito la cena in una sala completamente buia, ha esposto le istruzioni per muoversi dopo essersi seduti a tavola.
I partecipanti per scoprire il menù hanno dovuto affidarsi ai propri sensi. Sono stati tanti i momenti di riflessione e di discussione in merito ad un mondo, quale quello della disabilità, che oltre a vivere le difficoltà fisiche di ogni giorno deve fare i conti con la quasi totale mancanza di fondi nazionali e, di conseguenza, regionali, senza i quali è difficile poter aiutare e supportare i disabili nella loro quotidianità.
“Un evento unico – ha dichiaratoStillitani- vissuto dai numerosi partecipanti all’insegna delle emozioni sensoriali. Un momento ludico e conviviale per far vivere ai rappresentanti istituzionali presenti, alle autorità religiose, ai rappresentati dell’informazione e dell’associazionismo, le difficoltà dei non vedenti, per avvicinarli al mondo non certo rassicurante della cecità. Cenare al buio – ha spiegato l’assessore – ha significato, infatti, andare oltre la vista affidandosi completamente agli altri sensi, ma soprattutto affidarsi alle persone non vedenti che per una volta hanno fatto da guida ai normovedenti. Una cena che è servita per capire e addentrarsi all’interno del mondo della cecità. Vivere l’esperienza della cena al buio è stato come vivere nello spazio di due ore il buio lungo una vita. Un’esperienza del tutto innovativa, importante e toccante”.
Per l’assessoreStillitani si è trattato di “un’esperienza del tutto emozionante che sicuramente – ha detto – ci ha permesso di centrare l’obiettivo che ci eravamo prefisso, ovvero quello di far riflettere i rappresentanti istituzionali sulle necessità e sui bisogni del mondo della disabilità, per una piena integrazione all’interno del tessuto sociale. Una cena che ha fatto capire ad ognuno che forse i ciechi siamo proprio noi, persone cosiddette normali, che pur vedendo non vedono, dando così tutto per scontato. Un momento di riflessione per parlamentari e consiglieri regionali presenti, affinché, al momento della stesura dei bilanci non taglino i fondi, come già è stato fatto dal governo nazionale, destinati alle politiche sociali. Ingenti tagli che stanno comportando l’impossibilità di poter mantenere in vita quella rete di aiuti al mondo del sociale che si stava tentando di realizzare”.
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