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Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in merito alla notizia della morte del prof. Pasquino Crupi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa di una tra le figure intellettuali di maggiore prestigio della nostra terra.
Con Pasquino Crupi se ne va una tra le più vibranti ed appassionate espressioni del panorama culturale calabrese. Il mio ricordo, intriso di stima ed affetto, è rivolto a quello che è ampiamente riconosciuto come un grande maestro meridionalista. Intellettuale contemporaneo, Pasquino Crupi è stato un convinto militante di sinistra dal pensiero ben definito che ha però affascinato ed entusiasmato, ben oltre la sua sfera di appartenenza, per la sua instancabile e trascinante volontà di ricercare la verità andando oltre ogni steccato.
Negli ultimi tempi ho avuto il privilegio di intensificare il confronto dialettico con Pasquino Crupi sul terreno della nascita di un nuovo meridionalismo del quale egli stesso mi riconosceva come uno dei promotori. Abbiamo trovato convergenza di pensiero e di intenti, primo tra tutti sfatare il paradigma della questione meridionale come questione criminale e confutare la serie inesattezze finalizzate a penalizzare il Mezzogiorno.
Ero stato invitato – prosegue il Presidente Scopelliti – alla presentazione del suo ultimo prodotto letterario sulla questione meridionale e mi rattrista l’idea che questa occasione pubblica di confronto non avverrà più. Allo stesso tempo desidero ricordare, con commozione e riconoscenza, che ha avuto la forza di essere presente e dare il proprio contributo partecipando recentemente all’incontro organizzato dalla Lista Scopelliti Presidente a Reggio Calabria su “La democrazia sospesa” nonostante la sua condizione di salute fosse assai compromessa. Un generosità che si è espressa anche in questi termini e che detta la misura della statura morale di un uomo che non ha lesinato energie e risorse per alimentare il dibattito in una terra tanto bisognosa di dialogo e partecipazione pubblica. La Calabria – conclude il Governatore – ricorderà sempre questa figura di autorevole intellettuale.”
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