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“Anche attraverso la strumentalizzazione di una nota del tutto interlocutoria del Comitato di sorveglianza della SUA regionale, dobbiamo purtroppo registrare il tentativo, proveniente da più parti, di intralciare, per mere beghe politiche, il processo virtuoso innescato da quest’Amministrazione in merito alla realizzazione dei quattro nuovi ospedali calabresi”.
E’ quanto afferma il Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti che riveste anche la qualità di Commissario delegato del Governo per la costruzione degli ospedali di Catanzaro, Vibo Valentia, Sibari e Gioia Tauro – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale . “Il punto da fare sulla vicenda non può necessariamente essere breve, stante l’importanza della posta in gioco.
Al momento del mio insediamento come Commissario governativo, trovai, quale ultimo atto della gestione precedente, un’ordinanza che approvava tre progetti preliminari (Vibo Valentia, Sibari e Gioia Tauro), indicava come modello da seguire quello della concessione ed attribuiva alla SUA il compito di redigere gli atti di gara. Per quanto riguarda Catanzaro, si rinviava a nuove determinazioni, da assumere una volta trovata l’intesa con l’Università.
Interpellata al riguardo, però, la SUA – attraverso il suo direttore dott. Salvatore Boemi – dichiarava di non essere in grado di portare avanti gli onerosi incombenti collegati alla predisposizione di gare così difficoltose, mai poste in essere fino ad ora nella Regione. Pertanto, attesa la scadenza ormai imminente del termine di vigenza dello stato di emergenza e l’assoluta necessità di dotare la Calabria, nei tempi più rapidi possibili, di quelle strutture programmate sin dalla fine del 2007 e mai neppure avviate, pensammo di rivolgerci alla Regione che, negli ultimi dieci anni, di ospedali in concessione, ne aveva realizzato ben cinque: la Lombardia.
Si stilò, pertanto – prosegue Scopelliti – un protocollo d’intesa attraverso il quale la Regione Lombardia si obbligava a rendere alla Calabria tutta l’assistenza necessaria per portare a compimento le fasi della gara e della vigilanza sulla corretta esecuzione dei lavori. Infrastrutture Lombarde spa, di cui tanto, ed a sproposito, si parla, non è altro che il soggetto tecnico che coadiuva la Regione Lombardia nell’attuazione della convenzione con la Calabria.
Alla Regione Lombardia saranno riconosciute solo le spese vive sostenute, fino ad un importo massimo del 2,7% del valore degli appalti, rispetto al quale contiamo di restare abbondantemente al di sotto. Si tenga comunque presente che il rapporto con la Lombardia avrà termine solo alla consegna definitiva delle opere. Il metodo prescelto, prosegue ancora il Governatore della Calabria, si è rivelato vincente ed ha già portato alla messa in gara dei progetti per la realizzazione degli ospedali di Vibo Valentia e Sibari, mentre per l’8 giugno è prevista l’approvazione degli atti di gara dell’ospedale di Gioia Tauro.
A seguire, ma entro la fine dell’anno sarà posto in gara anche l’ospedale di Catanzaro. Ogni altra soluzione diversa dall’accordo tra Pubbliche Amministrazioni avrebbe richiesto molto tempo per essere solo avviata, tempo che la Calabria non poteva più permettersi e, probabilmente, avrebbe anche determinato la perdita dei finanziamenti, che sono assicurati solo fino alla fine del 2011. Lascio, quindi, ai Calabresi giudicare. E veniamo al presunto parere del Comitato di sorveglianza della SUA regionale, tanto sbandierato.
Con una nota del 30 marzo, la CGIL regionale chiedeva al detto organo un parere circa la regolarità della su vista procedura. Il detto Comitato, nel riservarsi di rendere il parere richiesto non appena fosse venuto in possesso di tutta documentazione utile, rilevava preliminarmente, in tutta la vicenda, un solo punto critico, rappresentato dal fatto che un organismo in house della Regione Lombardia stesse operando in favore di altra Regione.
Tale nota interlocutoria del 20 maggio 2011, nella quale si chiedono chiarimenti al Commissario delegato, sarà puntualmente riscontrata nella giornata di domani, ricostruendo e documentando tutto l’iter sin qui seguito (che ha già passato il vaglio della Protezione civile nazionale e dei Ministeri dell’Economia e della Salute) ed in particolare, sull’unico punto critico evidenziato, facendo presente che Infrastrutture lombarde partecipa alle attività solo come assistenza tecnica della Regione Lombardia e per esclusiva scelta di questa.
Questi i nudi fatti, rispetto ai quali ogni altro commento, allo stato, appare inutile. Tutti i nostri passaggi sono limpidi, alla luce del sole. Stiamo assicurando massima trasparenza, come sempre, ai nostri atti. Riteniamo non più differibile la costruzione dei nuovi ospedali. Per questo, coniugando qualità, efficienza e rispetto delle regole, lavoriamo nell’esclusivo interesse dai calabresi.
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