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Il Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie della Regione Calabria – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – attuando un costante monitoraggio delle attività delle centrali operative del 118 e dei pronto soccorso, ha potuto constatare, negli ultimi anni, un incremento di richieste e a volte un uso inappropriato dei servizi di “emergenza- urgenza” dovuto a scarsa informazione e/o alla mancanza di comunicazione con il cittadino/utente sul corretto uso degli stessi.
Tale criticità viene rilevata dai dati nazionali su tutto il territorio italiano. A tal fine il Ministero della Salute ha stipulato un accordo di collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Age.Na.S.) per la realizzazione a livello nazionale del progetto denominato “il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza”, che prevede l’attuazione di una campagna informativa nazionale sull’appropriato utilizzo dei servizi di emergenza-urgenza e del servizio di continuità assistenziale, al quale la Regione Calabria ha aderito condividendo lo spirito e le finalità.
E’ nostra convinzione che una adeguata informazione rappresenta l’approccio migliore per favorire il corretto utilizzo dei servizi di emergenza-urgenza e per promuovere una partecipazione responsabile dei cittadini alla gestione complessiva del sistema. L’accesso all’informazione favorisce una maggiore capacità del cittadino/utente nella scelta consapevole del “servizio giusto al momento giusto” contribuendo a risolvere i problemi, migliorando le risposte al cittadino e favorendo, di conseguenza, l’efficacia e l’efficienza dei servizi stessi. L’iniziativa si prefigge di diffondere la cultura dell’utilizzo dei diversi servizi disponibili in caso di emergenza-urgenza (118, pronto soccorso, continuità assistenziale) di come si possa accedere a ciascuno di essi e quale sia meglio contattare a seconda delle necessità. La campagna informativa è diretta alla popolazione calabrese con il coinvolgimento in questa prima fase degli adolescenti delle scuole medie superiori. Con tale iniziativa si intende rafforzare il rapporto privilegiato con le scuole, già avviato con il protocollo d’intesa sottoscritto dal Presidente della Giunta regionale con il Direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per la Calabria (Delibera di Giunta regionale n. 445 del 12 ottobre 2012), finalizzato alle attività di prevenzione e promozione della salute, affinché attraverso le varie forme di comunicazione, i giovani siano in grado di riconoscere i segni di allarme e le prime manovre di soccorso da mettere in atto prima dell’arrivo del personale “118”.
Siamo convinti che la scuola, ambito di socializzazione, di sviluppo dell’autonomia e di acquisizione di esperienza, si configuri come il luogo dove maggiormente programmi didattici e interventi di educazione alla salute, nel rispetto delle competenze istituzionali specifiche, possano intrecciarsi e integrarsi per una reale promozione di tutti gli aspetti relativi alla salute. Lo dimostrano le azioni intraprese all’avvio dell’anno scolastico 2011/2012 con il programma “Scuola e Sanità da ‘una Regione in movimento’ alla promozione della salute come proposta pedagogica stabile”, che si configura come un percorso di alfabetizzazione sanitaria e sensibilizzazione allo svolgimento di attività motorie e sportive, per ogni classe e di ogni ordine di scuola, finalizzato a creare un efficace contesto di apprendimento capace di costruire nuove competenze e di cittadinanza attiva, in continua interazione con i comportamenti e gli atteggiamenti socio-affettivi di ogni studente calabrese.
Le attività, intraprese congiuntamente dal personale sanitario e dai docenti, tendono a promuovere il benessere degli studenti ed uno stile di vita sano, attraverso interventi efficaci di contrasto ai fattori di rischio e con la promozione di comportamenti salutari secondo i principi del programma nazionale “Guadagnare salute”.
Inoltre alla realizzazione del programma collaborano le figure professionali specifiche con interventi correlati relativi al disagio infantile/adolescenziale, agli screening dell’ipoacusia e dell’ipovisione, alla campagna di informazione sugli aero-allergeni, alle attività di comunicazione per la lotta al fumo, all’alcol, ai disturbi alimentari, alla prevenzione degli incidenti stradali e domestici, alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. In questo primo anno di attività hanno partecipato circa il 70% delle scuole della Calabria di ogni ordine e grado, e nelle manifestazioni pubbliche finali si è rilevato un importante coinvolgimento delle famiglie. Con le azioni di monitoraggio e valutazione sui programmi realizzati si evidenzia una sistematicità delle attività di prevenzione e promozione della salute, una adeguata assegnazione delle risorse ed il riconoscimento del ruolo della promozione della salute secondo un approccio globale orientato al miglioramento della vita.
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