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Da quando si è insediato come sindaco di San Marco Argentano, Alberto Termine ha seguito con interesse e grande impegno le sorti dell’ospedale “L. Pasteur”, struttura sanitaria sino a poco tempo fa considerata da tutti di ottimo livello per i suoi servizi e che, ancora oggi, rappresenta un presidio importante per la salute di circa 60mila abitanti della Valle dell’Esaro. Dopo la protesta civile e molti incontri con i vertici politici e gestionali della Regione Calabria, il primo cittadino ha deciso di ascoltare nuovamente i medici che operano nel nosocomio per accogliere le loro proposte e per confrontarsi sulle iniziative che intende proporre a breve ai vertici sanitari dell’ASP cosentina. “Come per il bilancio partecipato, che sta riscuotendo grande successo tra la popolazione sammarchese e che vede già molti colleghi sindaci di questa provincia attivarsi per emulare questa nostra brillante idea di democrazia e cittadinanza attiva, ho inteso incontrare i medici del Pasteur per ascoltare dalla loro viva voce le proposte da presentare all’attenzione del direttore sanitario Antonio Scalzo, affinché si possa pensare ad una vera e corretta riqualificazione dell’ospedale di San Marco Argentano. Mi interessa molto la visuale di chi opera quotidianamente in quella struttura, anche perché vi sono ampi margini di sviluppo della struttura che potrebbero da soli controbattere le proposte di riconversione a Casa della Salute o a chissà cos’altro. A dimostrare ciò che affermo vi sono i dati sugli interventi operatori che si realizzano ogni anno e le analisi su quella che è la gestione amministrativa e sanitaria del plesso ospedaliero. Nel nostro ospedale sono presenti professionalità di prim’ordine che sono un serio riferimento per la sanità di questa provincia. A dirlo non sono solo io o qualche medico che cerca di sponsorizzare l’attività professionale di qualche amico o collega, a dirlo è la gente comune che dopo essere stata accolta nella struttura ed operata dai nostri medici mi rivolge complimenti ed apprezzamenti per la serietà e la professionalità di medici ed ausiliari”. Va sottolineato come il sindaco Termine provi ogni strada per interpretare i bisogni delle popolazioni di questo territorio, senza lasciarsi portare a passeggio da chicchessia. Il primo cittadino sembra diretto a sostenere un processo di cambiamento che promuova il miglioramento complessivo della struttura sanitaria, in modo che questa possa tornare a garantire efficacemente le prestazioni necessarie, funzionali ed appropriate che soddisfino i bisogni di salute dei cittadini della Valle dell’Esaro e della provincia cosentina. “Se è vero che per i brillanti risultati ottenuti andrebbe valorizzato e reso ancor più efficiente il reparto di ginecologia, tra le proposte raccolte ho trovato interessante quella di aprire un laboratorio di reumatologia ed un piano per installare un laser per la chirurgia refrattiva, visto che oggi il reparto di oculistica serve solo ad effettuare interventi di cataratta. Inoltre, mentre attendiamo l’installazione e l’attivazione dell’attrezzatura utile alla terapia in camera iperbarica, sarebbe opportuno potenziare anche il poliambulatorio e il reparto di dialisi, che sono quasi un fiore all’occhiello di questa struttura. Senza poi voler far torto a nessuno, ho riscontrato grandi risultati negli interventi di chirurgia della mano con interessanti consensi riportati da pazienti provenienti anche da fuori provincia. Mi riferiscono, inoltre, che la prossima chiusura per ristrutturazione di alcune sale operatorie dell’ospedale di Castrovillari comporterà gravi disfunzioni per molti malati, causando un sovraffollamento degli interventi che si dovranno effettuare solo con due sale operatorie a disposizione. Sarebbe, allora, interessante spostare molti interventi chirurgici su San Marco Argentano e lasciare che gli stessi medici possano aumentare le operazioni già effettuate in questo nosocomio. Addirittura, attraverso l’assunzione di un solo ausiliario, sarebbe possibile aumentare di molto gli attuali interventi di day-surgery, con grande beneficio economico per la struttura. Mentre andrebbe ripensato il servizio di Pronto Soccorso che oggi, per come è costituito e per come svolge le sue attività, risulta essere ad altissimo rischio. Basterebbe tenerlo aperto solo di giorno, con un ausiliario distaccato per le attività operatorie, per restituire ai pazienti un servizio dignitoso, oltre a ridare senso ad un servizio sanitario fondamentale”. Sembra che abbia davvero le idee molto chiare il sindaco di San Marco Argentano. Queste proposte saranno presto illustrate in un incontro con i vertici sanitari dell’ospedale e dell’ASP di Cosenza. Speriamo che questa volta l’enfasi con cui si proporranno le virtù potenziali di questo nosocomio non costituisca un altro elemento ostativo all’efficacia dell’intervento assistenziale, che solo medici coscienziosi e scrupolosi stanno garantendo alla popolazione. Capita, infatti, più di una volta ormai, che in questa regione chi è portatore di idee e di soluzioni non sia visto di buon grado. Ma questa è solo una sensazione, perciò speriamo di aver commesso semplicemente un peccato di pregiudizio
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