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Ogni giorno rischiano la vita. Per un giorno – se si tratta di difendere i propri diritti e migliorare la qualità dei servizi resi ai cittadini – possono affrontare anche un Calabria – Roma, andata e ritorno, in appena ventiquattro ore. Una rappresentanza dei vigili del fuoco calabresi ha partecipato alla manifestazione organizzata dal CONAPO – Sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco. Nel frattempo, i colleghi rimasti in Calabria si sono fermati per quattro ore. Soddisfatti per la massiccia adesione, i responsabili calabresi del CONAPO, presenti a Roma, il segretario regionale Fernando Spizzirri e i segretari provinciali di Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria, Massimo Conforti, Modestino Spagnuolo e Carmelo Pontari.
All’appello di Roma sono mancati i vigili del fuoco impegnati a fronteggiare l’emergenza alluvioni. Con la loro presenza, gli uomini verdi a strisce gialle – precari inclusi – sarebbero stati molto di più dei tremila presenti. Arrivati da tutta l’Italia per chiedere di essere equiparati agli altri corpi dello stato. I vigili del fuoco, infatti, pur salvaguardando la sicurezza dei cittadini, percepiscono trecento euro in meno rispetto alle forze di polizia e non godono dello stesso trattamento per la pensione. Il sindacato si schiera anche accanto ai precari e chiede la loro assunzione. Che risolverebbe, almeno in parte, il problema della carenza di organico.
«Noi, ogni giorno, lavoriamo con polizia, carabinieri e forestale – ha detto il segretario generale CONAPO, Antonio Brizzi – e, come loro, rischiamo la vita. Siamo qui per rivendicare i nostri diritti, ma anche i loro. Chiediamo di essere inseriti nell’articolo 16 comma 2 della legge 121, per essere equiparati agli altri corpi dello stato .Che cosa dobbiamo fare di più per essere ascoltati? La prossima volta non risponderemo al 115».
Essere vigile del fuoco in Italia – ‘Ma quale Europa?’ si chiede in un cartellone. I vigili del fuoco italiani si ritrovano, in busta, paga 1300 euro circa. I loro colleghi spagnoli percepiscono 1600 euro. I francesi, 1800.
Gli uomini del 115 italiani attendono, ancora, di essere pagati per gli straordinari fatti in emergenze di cui non avremmo voluto sentir parlare, Viareggio, Messina, L’Aquila. Altra anomalia: a capo del corpo non c’è un vigile del fuoco, ma un prefetto che non conosce i problemi e le esigenze specifiche e, quindi, non può intervenire nel migliore dei modi. Il CONAPO chiede che il prefetto provenga dal corpo.
Il sindacato chiede, inoltre, la costituzione di una direzione speciale dei vigili del fuoco nei Ministeri del Lavoro, dei Beni Culturali e della Salute e l’assunzione della banda musicale e del personale dei gruppi sportivi (decreto legislativo 217/2005), al pari degli altri corpi.
Assunzione dei precari: uno spreco? – Giovanni – come si dice in gergo – ha passato la visita medica e le prove fisiche: è idoneo per l’assunzione nel corpo dei vigili del fuoco. Ma, dopo dieci anni di precariato, si vede escluso per soli tre posti. «Ci alziamo alla mattina e non sappiamo se avremo un futuro – parla a nome di tutti – siamo stanchi». L’assunzione di tutti gli idonei sarebbe uno spreco? No, affatto. «Pur assumendoli tutti– precisa Massimo Conforti – non riusciremmo a colmare la carenza di organico». Secondo le stime del CONAPO, in Italia mancano 10.000 unità.
L’adesione dei dirigenti, la vicinanza di polizia e forestale – Alla mobilitazione di Roma, hanno aderito anche DIRSTAT e SINDIR, sindacati dei dirigenti e direttivi dei vigili del fuoco. Hanno appoggiato la manifestazione il SAP e il COISP – polizia di stato, il SAPPE – polizia penitenziaria e il SAPAF – forestale.
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